Green pass scaricati oltre i 100 milioni. Code e caos tamponi: interviene la polizia

Soglia sfondata ieri. Torino, per i test assalto alle farmacie. In 2 milioni rischiano di restare senza

Green pass scaricati oltre i 100 milioni. Code e caos tamponi: interviene la polizia

I green pass sfondano il tetto dei 100 milioni. Un'impennata che è ancora in salita ed è dovuta soprattutto ai tamponi ma anche all'incremento delle prime dosi di vaccino, che il 14 ottobre hanno raggiunto il picco di 75.122 somministrazioni in un contesto dove comunque ormai quasi 44 milioni di italiani sono completamente protetti. Tra il 14 e il 16 ottobre i green pass ottenuti con il vaccino superano stabilmente la soglia dei 200mila giornalieri.

I dati completi riferiti al 16 ottobre confermano che la strategia del green pass fortemente voluta dal premier Mario Draghi sta funzionando. Sono 100.595.790 i certificati verdi scaricati dagli italiani. Il boom tra il 14 e il 16 ottobre con due milioni e mezzo di certificati scaricati e un picco il 15, giorno nel quale è scattato l'obbligo, con un record di 867.039 certificati ottenuti in un giorno mentre il 16 il totale di certificati scaricati è 773.829.

Quanto hanno pesato i tamponi? Moltissimo anche perchè il green pass ottenuto con il vaccino ha una durata di un anno mentre il tampone scade ogni 48 ore se antigenico rapido e ogni 72 se molecolare. I certificati ottenuti con vaccino sono saliti progressivamente dai 369.415 del 13 ottobre ai 632.802 del 14 con un picco di 653.827 il 15 e una lieve decrescita il 16 con 560.269 green pass ottenuti con il test.

Gli esperti fanno notare come nonostante l'aumento esponenziale dei test non si registri un analogo aumento dei casi di positività. L'andamento in discesa dei contagi certamente dovuto al «muro» costituito dalla popolazione protetta dal vaccino prosegue oramai da settimane.

Il sistema di testing al momento regge, assicurano i farmacisti, le proiezioni però prevedono una richiesta di tamponi in continuo aumento con una media di circa un milione e mezzo di test al giorno: richieste di fronte alle quali il sistema non potrà reggere a lungo. Si stima che ci siano circa 3 milioni di lavoratori non vaccinati, ovvero circa il 13 per cento degli occupati presenti in Italia.

Un nutrito gruppo di persone che per accedere al proprio posto di lavoro dovrà fare ogni 2 giorni il tampone per ottenere il green pass. La Cgia di Mestre e altri centri studi segnalano che la capacità di risposta quotidiana delle farmacie e delle altre strutture al momento non supera i 700 mila test giornalieri. E anche se tra i non vaccinati ci sono circa 300mila esenti, ovvero persone che per motivi medici hanno diritto a non vaccinarsi, rischiano comunque di restare scoperti circa 2 milioni di lavoratori al giorno. E qualcuno cerca di sfuggire al green pass seguendo altre vie: già nella giornata di venerdì sono aumentati anche i certificati di malattia che nella pubblica amministrazione hanno segnato un più 23 per cento.

La necessità di aumentare la capacità di risposta per il testing è diventata evidente ieri a Torino dove si sono registrati i primi disagi: è dovuta intervenire una pattuglia della polizia, per controllare una lunga coda che si era creata davanti dalla farmacia di via Madama Cristina a Torino, nel quartiere San Salvario, per eseguire i tamponi rapidi. Le tante persone in coda avevano invaso anche la carreggiata stradale finendo per bloccare il traffico. La farmacia aveva attivato il sistema di prenotazione ma ammetteva anche le persone non registrate e così in vista della giornata lavorativa si è creata la coda.

Disagi e difficoltà per il testing che forse alla fine indurranno anche i più restii a vaccinarsi. La campagna procede: oramai il totale delle somministrazioni è salito a 87.529.825. L'85,54% della popolazione ha ricevuto almeno una dose e anche le terze dosi sono oltre mezzo milione, 581.132 per l'esattezza. Le prime dosi comunque procedono: 69.742 il 15, 51mila il 16 con i dati di ieri in aggiornamento.

Nel Lazio l'assessore alla sanità Alessio D'Amato, annuncia che oramai è stata raggiunta la soglia del 90 per cento della popolazione adulta vaccinata: anche merito del green pass.

«Il Lazio presenta tassi di copertura vaccinale tra i più alti in Europa», commenta D'Amato che, come anche il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ritiene che una volta raggiunta la soglia del 90 per cento della popolazione protetta a livello nazionale si potrà «rivedere l'obbligo di green pass».

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