Il grido per Navalny: "Russia libera"

La folla: "Putin killer, non abbiamo paura". Gli ambasciatori di Usa e Ue. Yulia: "Sarai orgoglioso"

Il grido per Navalny: "Russia libera"
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«It's over, good-bye», è finita, arrivederci. Navalny aveva previsto tutto, scegliendo la sigla di chiusura del secondo capitolo del film Terminator per congedarsi dalla vita terrena nel giorno del suo funerale. È come se il dissidente avesse preso in prestito il finale della pellicola di Cameron per dettare il suo testamento: smettete di vedere il futuro come un libro già scritto e accendete la speranza di un futuro migliore. E le 3mila persone presenti alle esequie, di rimando, hanno scandito «Ty ne boyalsya i my ne boimsya», «tu non avevi paura e noi non abbiamo paura».

Dopo giorni di attesa, minacce e appelli, il corpo di Navalny è stato restituito alla famiglia che ha potuto celebrare i funerali alla Chiesa dell'Icona della Madre di Dio (dove era stata battezzata la figlia Dasha), a Maryino, quartiere periferico Sud-Est di Mosca. È stata una cerimonia blindata su ordine del Cremlino, con il servizio funebre abbreviato e l'ingresso nella cattedrale consentito soltanto a 300 persone, nonostante una coda di un paio di chilometri. «Hanno minacciato il parroco, padre Anatoly Rodionov, e chiesto che la cerimonia si tenesse il più rapidamente possibile in modo che nessuno arrivasse», denuncia Leonid Volkov, uno dei più stretti collaboratori di Navalny. Minacciato di morte anche il giornalista Vasily Polonsky, inviato al funerale per la testata Navaya Gazeta.

La cerimonia si è svolta a bara aperta, con il corpo dell'oppositore quasi del tutto ricoperto da fiori bianchi e rossi, e sullo sfondo la tenera immagine dei genitori Anatoly e Lyudmila che si tenevano per mano. La vedova Yulia, che non ha potuto presenziare alle esequie per il timore di essere arrestata, ha postato su Telegram un video commovente sulla loro travagliata vita di coppia. «Grazie per 26 anni di assoluta felicità. Sì, anche per gli ultimi tre anni. Per avermi sempre sostenuto, per avermi fatto ridere anche dal carcere, per il fatto che mi hai sempre pensato. Non so come vivere senza di te, ma cercherò di renderti lassù felice», ha scritto.

L'intero funerale è stato scrutato in ogni dettaglio dalle forze dell'ordine. La folla, scortata passo passo, non ha generato disordini, ma ha scandito frasi come «carnefici!», «la Russia sarà libera» e «no alla guerra». I media d'opposizione scrivono che nel Paese almeno 100 persone sono state arrestate (a Tomsk addirittura due minorenni, a Sochi un 92enne) e altre 400 fermate nel momento in cui hanno tentato di uscire di casa e manifestare. «Le intimidazioni dimostrano che il regime russo è determinato a continuare a coprire l'assassinio di Navalny», ha detto il portavoce dell'Ue per gli Affari Esteri Peter Stano. Hanno testimoniato la presenza dell'Occidente i rappresentanti diplomatici di Francia, Germania, Usa e per l'Italia l'incaricato d'Affari dell'Ambasciata a Mosca Pietro Sferra Carini.

La folla è esplosa in un applauso quando si sono chiusi gli sportelli del carro funebre, prima che ripartisse in direzione del cimitero. La salma di Navalny è stata tumulata al Borisov mentre veniva suonata «My Way» di Frank Sinatra, seguita appunto da «It's Over Good-Bye».

Il cimitero è rimasto aperto fino a tarda serata: nessuno ha voluto rinunciare a deporre un fiore o a lanciare una manciata di sabbia sulla sua tomba. Più di 170mila persone in tutto il mondo hanno invece virtualmente acceso una candela in memoria di Navalny attraverso la piattaforma speciale remember-navalny.io.

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