Se lo si contasse al pari delle altre componenti della Camera, il gruppo Misto sarebbe il terzo per numeri, dopo il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. La terra di nessuno dove si rifugiano coloro che fuggono (o vengono cacciati) dai partiti di appartenenza è un vero paradiso dei voltagabbana, che racconta un approfondimento pubblicato dal Messaggero.
Non si tratta soltanto di convenienza politica, ma anche di calcolo economico. A chi passa al Gruppo Misto vanno 22mila euro. 12mila sono quelli che vengono normalmente assegnati per Costituzione. Ci sono poi 1.800 euro in più da spendere, che in dodici mesi fanno quasi 22mila euro in più.
C'è chi li usa per assumere personale e chi per altre ragioni. Ad ogni modo, a questi si aggiungono 3.690 euro a titolo di rimborsi per i collaboratori. La parte più grossa della "dote" che la Camera destina ai gruppi andrà alle spese comuni, dalla segreteria all'ufficio stampa.
Il resto sarà diviso tra le componenti del gruppo.Le componenti? Sottogruppi, in pratica. Per formali bastano tre persone e al momento se ne contano sette, con un'ottava in arrivo. E ognuno gestisce il suo "tesoretto" come meglio crede.
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