In arrivo dalla Germania guai giudiziari per Susanna Camusso. La segretaria generale della Cgil il 7 gennaio ha ricevuto una citazione da mezzo milione di euro dalla Cgil Bildungswerk di Francoforte, ente di formazione attivo fin dal 1987 che ha lo scopo di aiutare gli studenti italiani ed emigranti all’estero a trovare un’occupazione adeguata.
La Cgil nazionale nel 1999 aveva sottoscritto una convenzione con la Cgil Bildungswerk di Francoforte con cui si impegnava per 15 anni a garantire i costi di gestione e il pagamento degli stipendi dei funzionari inviati dall’Italia e degli insegnanti locali. Ma, come rivela il Fatto Quotidiano, nella denuncia presentata dall’avvocato Rodolfo Dolce e firmata da Franco Marincola, presidente del Centro, il sindacato della Camusso ha smesso di rinnovare il fido bancario tre anni fa e ora l’ente tedesco è in grave crisi finanziatia. Ben 34 dipendenti fissi e circa 50 insrgnanti sono stati licenziati a causa delle perdite. Per questo motivo è stato chiesto un risarcimento da 446.805 euro a cui vanno aggiunti gli interessi, compresi quelli di mora pari al 9% che fanno lievitare il totale a circa mezzo milione.
Secondo l’ufficio legale della Cgil, però, tutta la vicenda ruota attorno non a due fidejussioni prestate annualmente dalla Cgil: una da 220 mila euro per la Cgil Bildungswerk e una da 180 mila per il Progetto Scuola Nord. Fidi rinnovati fino al 2012, quando la garanzia per il progetto Scuola è stata escussa dalla Commerzbank, che ha preteso di incassare la somma da Monte dei Paschi, banca dove la Cgil aveva aperto il fido. L’ente di formazione ha chiesto inutilmente che i fidi fossero rinnovati per poter continuare l’attività, mentre il sindacato ha chiesto la restituzione della somma ma sono tornati indietro solo 60mila euro. Secondo la citazione della Cgil Bildungswerk, invece, “il signor Claudio Sorrentino e il signor Andrea Amaro (funzionari Cgil, ndr) hanno assicurato che la fidejussione bancaria sarebbe stata emessa per il 2012 e per gli anni successivi”. E invece nulla di tutto è avvenuto ed è sopraggiunta la crisi dell’ente tedesco.
La Camusso si è costituita in giudizio il 27 gennaio ed entro cinque settimane deve depositare la sua memoria difensiva in attesa della decisione del giudice, che ci sarà forse a fine marzo. « La Cgil non è un bancomat, perché i soldi sono dei lavoratori», sottolineano gli avvocati del sindacato perché “i tempi delle vacche grasse sono finiti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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