Primattore dell’ammucchiata di sinistra, Carlo Calenda protagonista di un botta e risposta ad altissima tensione con Giuseppe Conte. L’ultimo atto dello scontro tra i leader di Azione e Movimento 5 Stelle è andato in scena a Filorosso. “Calenda è antidemocratico, il suo obiettivo è distruggere il M5s”, il j’accuse di Giuseppi. La replica dell’ex titolare del Mise non è stata da meno.
Piuttosto tranchant nei toni, l’ex manager di Sky ha acceso i riflettori sull’andamento a zig zag di Giuseppi: “Io avrei chiesto a Conte: ma eri così progressista anche quando facevi i decreti sicurezza con Salvini o era una parentesi regressista? In questa legislatura tutti hanno detto la qualsiasi. Ha iniziato la legislatura alla destra della destra e ora si presenta come a sinistra della sinistra”.
Un giudizio severo, perentorio come richiesto dalla campagna elettorale. Calenda, successivamente, ha accusato il Movimento 5 Stelle di aver preso in giro milioni di italiani, ma non solo: “Ha fatto il contrario di quello che aveva promesso, ha inciuciato con tutti, ha usato dei toni… Mi hanno detto sul Tap che ero al soldo delle lobby del gas, oppure al soldo delle lobby del carbone”.
“Vedere oggi questi mutamenti antropologici spinge a chiedersi che credibilità ha la politica”, ha aggiunto l’ex candidato a sindaco di Roma, che non ha lesinato stoccate a Luigi Di Maio, altro attore di spicco dell’accozzaglia orchestrata da Letta. Questo l’affondo di Calenda nei confronti del ministro degli Esteri: “Quando uno cambia idea solo per opportunità, passando dai gilet gialli al fare il peana dell’atlantismo, il cammino inverso è dietro l’angolo. Come Conte si dichiara progressista dopo aver governato con Salvini, allo stesso modo Di Maio, se domani avesse una convenienza diversa, si alleerebbe con Casapound”.
Da qui la richiesta di coerenza, di un nuovo modo di fare politica: “Io non nasco politico, ma credo che bisognerebbe cercare di portare nella politica una nettezza di comportamenti, criteri di credibilità che usiamo nella vita privata”. Un’analisi interessante, anche se la sua carriera è costellata di smentite e passi indietro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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