Milano - «Una battaglia vinta dal centrodestra». Alla fine di una campagna referendaria convinta e combattuta città per città, gazebo dopo gazebo, la coordinatrice lombarda di Forza Italia Mariastella Gelmini può legittimamente incassare il verdetto delle urne come un successo anche azzurro. «Questo referendum - dichiara quando i dati sono ancora provvisori, ma la tendenza è chiara - rappresenta una battaglia culturale prima che politica vinta dal centrodestra nel pieno rispetto della Costituzione». Ed è stato in effetti un Sì peculiare, quello dei berlusconiani, nell'ambito della campagna referendaria del centrodestra. Un Sì liberale e nazionale, concentrato sugli obiettivi storici degli azzurri: la meritocrazia, il buon governo, la riduzione del peso fiscale. Con queste parole d'ordine Fi ha organizzato circa centocinquanta eventi, a trenta dei quali ha partecipato direttamente la coordinatrice: «Ogni regione virtuosa - spiega Gelmini - ha il diritto di aumentare le proprie competenze per poter compiere, con maggior autonomia e immediatezza, scelte importanti in termini di fisco, infrastrutture, scuola, sanità.
Per poter migliorare la qualità di vita dei propri cittadini, regioni come la Lombardia devono poter contare sulle energie che producono. Ora Maroni apra subito un tavolo con il governo per onorare l'impegno preso con i lombardi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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