Hillary decide di parlare chiaro: "Contro i cristiani c'è un genocidio"

La candidata democratica segue l'esempio del Papa

Hillary decide di parlare chiaro: "Contro i cristiani c'è un genocidio"

Hillary Clinton prende le distanze da Barack Obama. La candidata democratica alla Casa Bianca ha dichiarato martedì davanti ai suoi sostenitori in New Hampshire che le persecuzioni dello Stato islamico in Medio Oriente contro cristiani e altre minoranze etniche e religiose sarebbero da definire genocidio, «perché ora ne abbiamo le prove».In passato, Hillary non aveva parlato di «genocidio», un termine che ha implicazioni politiche e legali. Anche per questo motivo la Casa Bianca ha finora evitato di utilizzarlo. Il termine genocidio è stato introdotto nel 1943 dal un avvocato ebreo in Polonia, Raphael Lemkin, adottato dalle Nazioni Unite da una convenzione del 1948. Il fatto che la definizione descriva lo sterminio di interi gruppi «nazionali», «razziali», «etnici» e «religiosi» ha poi fatto sorgere controversie negli anni da chi la considera troppo limitata, non facendo riferimento per esempio anche a gruppi politici. Sotto pressione dell'opposizione repubblicana, sia il Dipartimento di Stato sia la Casa Bianca in questi mesi hanno dibattuto sulla necessità di definire «genocidio» quanto sta accadendo in Medio Oriente per opera dello Stato islamico. Papa Francesco lo ha fatto, parlando delle persecuzioni contro i cristiani, a luglio, nel suo viaggio in Sud America: «Una forma di genocidio è in atto e deve essere arrestata», ha detto in Bolivia. Il presidente Barack Obama pochi giorni fa ha invece parlato di «brutali atrocità», implorando tolleranza per i cristiani d'Oriente minacciati a Natale.La presa di distanze di Hillary Clinton dalle posizioni dell'Amministrazione che ha servito come segretario di Stato dal 2009 al 2013 è soltanto l'ultima di una serie. Il legame con un leader che ha servito, e che l'appoggia nelle sue aspirazioni presidenziali, ma da cui vuole prendere spazio su alcune controverse questioni, è complesso. Negli ultimi mesi, sono emerse diverse aree di frattura. L'ultima è stata l'opposizione pubblica di Clinton al Partenariato Trans-Pacifico, il progetto di un trattato di libero scambio tra 12 nazioni su cui l'Amministrazione Obama ha investito molto.

Hillary ha anche annunciato la sua contrarietà alla realizzazione del gasdotto Keystone XL, tra il Canada e gli Stati Uniti, cui si oppone la maggior parte dell'America liberal, e su cui Obama non ha ancora dato un giudizio finale. E ha criticato la campagna di deportazione di immigrati illegali negli Stati Uniti, che si è estesa negli anni di mandato del presidente.

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