Roma - Due successi a testa per centrodestra e centrosinistra nel Sud Italia. Il M5s si conferma in calo, ottenendo solo la vittoria «azzoppata» di Avellino con Vincenzo Ciampi che non avrà la maggioranza in Consiglio comunale. Il centrodestra è in buona salute con le vittorie a Messina, con Cateno De Luca (Udc) e Ragusa con Giuseppe Cassì. Il centrosinistra passa a Brindisi con Riccardo Rossi mentre a Siracusa Francesco Italia sarebbe in vantaggio sul candidato di centrodestra Paolo Ezechia Reale.
Cinque i capoluoghi di provincia che sono andati al voto nel Mezzogiorno nel turno di ballottaggio. Ad Avellino, in Campania, la sfida inedita tra un centrosinistra da Prima Repubblica targato De Mita-Mancino, con la candidatura di Nello Pizza, e il M5s che schierava Vincenzo Ciampi. A sostenere l'aspirante sindaco irpino è sbarcato anche Luigi di Maio. Mossa vincente, che ha regalato la vittoria al M5s.
Tre le città in Sicilia che ieri hanno eletto i sindaci e rinnovato i Consigli comunali.
Sfida tutta interna al centrodestra a Messina tra Dino Bramanti sostenuto da Lega, Fdi e Forza Italia, e Cateno De Luca, appoggiato dall'Udc e varie liste civiche. Bramanti partiva da un vantaggio di 10 punti ribaltato al secondo turno da De Luca.
Si ritornava a una sfida da Seconda Repubblica a Siracusa tra centrosinistra e centrodestra, con il M5s fuori dai giochi. Al primo turno l'esponente del centrodestra Paolo Ezechia Reale, ex assessore regionale della giunta Crocetta, si era fermato non lontanissimo dal traguardo, a poco più del 37%. Mentre Francesco Italia, vice sindaco del renziano Giancarlo Garozzo, che ha rinunciato alla ricandidatura, aveva ottenuto senza il sostegno del Pd poco più del 19%. La vigilia del voto è stata segnata da polemiche per l'appoggio di Fabio Granata, fedelissimo del governatore Nello Musumeci, al candidato di sinistra Italia, che è riuscito a ribaltare il risultato del primo turno.
Centrodestra e M5s, senza apparentamenti, si contendevano la poltrona di sindaco a Ragusa. Antonio Tringali del M5s e Giuseppe Cassì, civico di destra, avevano entrambi superato il 20% al primo turno. Il Pd aveva lasciato libertà di voto anche se il consigliere regionale del Pd Nello Dipasquale aveva annunciato il sostegno al candidato del M5s. Cassì strappa la guida della città al M5s che negli ultimi cinque anni aveva avuto come sindaco Federico Piccitto.
Brindisi va all'alleanza di centrosinistra con Riccardo Rossi.
Il turno del 10 giugno aveva sancito il ballottaggio tra il candidato sindaco Roberto Cavalera, al vertice di una coalizione di centrodestra supportata da Forza Italia, Udc e liste civiche, che aveva superato il 34%, e Riccardo Rossi, espressione di Brindisi bene comune, movimento ambientalista, sostenuto anche dal Pd e Leu, che aveva incassato il 23% staccando di poco Gianluca Serra (M5s) che si è fermato al 21.
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