I deliri estremisti e sessisti del prof

Zucchetti (Politecnico di Torino) sui social insulta gli ucraini, Israele e la Meloni

I deliri estremisti e sessisti del prof
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Ci vorrebbe uno scienziato per studiare a fondo il caso di Massimo Zucchetti. Esperto di energia nucleare tra le Aule del Politecnico di Torino. Hater nel tempo libero. Quando si diverte, sui social, a prendersela con gli ucraini che resistono all'invasore russo e con i «sionisti» che sostengono il diritto di Israele a difendersi dal terrorismo. Il dottor Jekyll e Mister Hyde dell'atomo. Un professore ordinario dal 2000, già consulente di Camera e Senato, che passa il tempo a insultare Giorgia Meloni e a fregiarsi di essere stato «amico» del brigatista Prospero Gallinari, uno dei carcerieri di Aldo Moro. Tutto comincia con un commento sulla partita degli europei di calcio Ucraina-Romania, disputata lunedì. Il post che squarcia il velo sul lato oscuro di Zucchetti è sulla sconfitta degli ucraini, che hanno perso per tre a zero contro i romeni: «Gli ucraini mi dà fastidio anche solo vederli. Il loro fuhrerino poi ha bisogno di soldati per difendere la democrazia, no?» Quindi la conclusione: «Bene, fra poco 22 in più da mandare al macello». Il «fuhrerino», si capisce, è il presidente Volodymyr Zelensky. Dall'opposizione reagisce subito Italia Viva. La senatrice Silvia Fregolent parla di frasi «intollerabili». La coordinatrice di Iv Raffaella Paita attacca: «Parole deliranti».

Zucchetti, balzato alle cronache per essersi incatenato ai cancelli del Politecnico con gli studenti pro-Palestina, riesce a fare di peggio. Meloni è un bersaglio. Durante il G7 condivide un fotomontaggio della premier, con alle sue spalle Rocco Siffredi. «Definitiva!» è il commento, condito da emoticon sorridenti. Il sessismo è servito. Il 12 maggio, festa della mamma, scrive: «Auguri, Mamma Gioggia!!!». Non sarebbe troppo grave se la frase non fosse a corredo dell'immagine di un orinatoio con scolpito il viso della leader di Fdi. Il 18 maggio rende onore al partigiano dei Gap Dante Di Nanni. Ma attualizza la rievocazione parlando di «ratti da abbattere» che «negli ultimi anni sono usciti dalle fogne».

Zucchetti coltiva una vera ossessione contro lo Stato di Israele. Sapientemente mixata con un'altra dose di sessismo. Il 4 giugno se la prende con una «sionista» che aveva commentato un suo post. La replica della donna ottiene molti like. Il prof se lo spiega così: «Essendo tutti maschietti ed essendo la sionista avvenente, posso anche capire il motivo, ma». Tre giorni prima aveva scelto una foto di tre ragazze dell'esercito di Gerusalemme per additare gli israeliani come «mostri», «sicari» e «assassini».

Il 12 maggio il prof commenta l'Eurovision, con in gara una cantante israeliana: «Israele deve scomparire come Stato». Il passo verso l'antisemitismo è breve. «Popolo eletto, un popolo di criminali», scrive l'8 giugno. Fdi va all'attacco. Augusta Montaruli chiede che «vengano presi presto provvedimenti» contro Zucchetti da parte dell'ateneo per «le parole violente nei confronti di Israele e i fotomontaggi volgari e misogini nei confronti di Giorgia Meloni». Il caso sarà all'ordine del giorno del Senato Accademico di oggi. La senatrice Susanna Campione torna sul sessismo e stigmatizza il silenzio delle «donne dell'opposizione».

Incredibili le parole di Zucchetti scritte per il giornale online «comunista» Contropiano: «La Pace passa solo per la vittoria della Russia, per la distruzione politica della giunta golpista ucraina, per l'eradicazione del neonazismo impiantato nell'ultimo decennio». Quindi l'omaggio nel decennale della morte del terrorista Gallinari: «Per me un amico, per tanti un fratello, per tutti, un uomo».

Zucchetti, vicino al controverso centro sociale torinese Askatasuna, è anche un No Tav convinto e alle ultime regionali in Piemonte ha invitato a votare Francesca Frediani, ex grillina, pasionaria No Tav, contigua ad Askatasuna. Forse lo scandalo era prevedibile.

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