
Maria Elena Boschi, Emma Bonino e Giulia Bongiorno. Il prossimo Parlamento sarà ancor di più al femminile, complici le quote rosa che complicano il lavoro degli sherpa che si occupano della compilazione delle liste.
In questi giorni il nome che ha fatto più scalpore è quello dell’ex deputata di Fli, Bongiorno che sarà capolista della Lega Nord. Una scelta criticata da Roberto Maroni che su Twitter ha attaccato Matteo Salvini: “Giulia Bongiorno dice: “Questa Lega nazionale l’avrebbe approvata anche Andreotti”. È davvero cambiato il mondo: io e Bossi quelli come Andreotti li abbiamo sempre combattuti”. Ma il segretario della Lega si è detto orgoglioso della Bongiorno e delle sue battaglie “per la sicurezza, la legalità, la legittima difesa e la difesa dei diritti e della libertà delle donne, come per la legge sullo stalking che ha salvato tante vite”. Alla Bongiorno hanno dato il benvenuto le parlamentari leghiste Giuseppina Castiello, Barbara Saltamartini, Silvana Comaroli ed Erika Stefani.
Emma Bonino, dopo aver trovato l’intesa col Pd, potrebbe essere candidata nei collegi di Roma o Milano e non esclude di assumere incarichi di governo. “Ministro? Non mi sono mai sottratto alle responsabilità", ha dichiarato in qualità di leader di +Europa. Matteo Renzi, dopo aver confermato la ricandidatura di tutte le ministre, a eccezione della Finocchiaro che ha deciso di lasciare la politica, ha annunciato la candidatura del l'ex segretario dei pensionati della Cgil Carla Cantone. Il Pd potrebbe schierare la giornalista Annalisa Chirico, l’astronauta Samantha Cristoforetti e Lucia Annibali. In Forza Italia c’è da segnalare il ritorno di Maria Vittoria Brambilla mentre tra i volti nuovi c’è Sara Castrotta, consigliera comunale a Molfetta e la 28enne Annaelsa Tartaglione, neocordinatrice azzurra in Molise.
Tra i Cinquestelle spicca il nome dell'attrice Claudia Federica Petrella che dopo aver inoltrato domanda per essere candidata si era tirata indietro. Ora, però, si dice pronta ad affrontare la campagna elettorale. "Sappiate che non ho alcun timore a farmi vostra voce e combattere per voi", dice.
Spero almeno si portino uncinetto e ferri da calza in Parlamento.
Sono bastarde tra di loro
Sono più solidali i maschi alla fine
Anche il 100% di donne mi sta bene, se scelte meritocraticamente. Di certo non abbiamo bisogno di piazzare delle parlamentari manichini come quelle che compaiono nei programmi di cronaca sportiva della seconda serata, che stanno lì tanto per far numero.
Abolire l'idiozia delle quote rosa sarebbe un'altra delle cose da fare nella prossima legislatura.
ATTENDIAMO CON ANSIA LE LISTE "GENDER" IN QUESTO "ECUMENESIMO POLITICAL CORRECT",MA PER IL RESTO AUSPICHIAMO ABOLIZIONE DEL SENATO IN TUTTE LE SUE FORME E UNA SOLA CAMERA FINALMENTE RAPPRESENTATIVA DELL' ELETTORATO. I MOBILIERI VEDRANNO DIMINUIRE LE VENDITE DI POLTRONE, MA SE NE FARANNO UNA RAGIONE.