Fermi tutti, c'è stato un errore: i dati caricati sul sito del Viminale riguardo gli esiti delle domande di asilo dei migranti erano sbagliati. Un refuso da niente, se non fosse che ieri il presunto "boom" di permessi di soggiorno umanitari aveva scosso la politica e fatto esultare qualcuno.
Facciamo un salto indietro. Repubblica riportava la notizia dell'incremento di immigrati che a febbraio avrebbero ottenuto il permesso umanitario, quello che Salvini ha eliminato con l'approvazione del Decreto Sicurezza. Dai soli 150 di gennaio sarebbero "schizzati" ai 1.821 di febbraio. Il tutto, secondo Rep, era "merito" della recente pronuncia della Cassazione in base alla quale il decreto Salvini "non ha efficacia retroattiva".
In sostanza, il 5 ottobre scorso è entrato in vigore il decreto sicurezza che ha abolito la protezione umanitaria che ora non esiste più. Per i giudici della Suprema Corte, però, il 19 febbraio hanno depositato la sentenza secondo cui l'abrogazione del permesso di soggiorno umanitario vale solo per le domande presentate dopo il 5 ottobre 2018, ovvero dopo l'approvazione del dl Salvini. Tutti i migranti che hanno presentato richiesta di asilo prima di quella data, quindi, possono ottenere comunque quel tipo di permesso.
Il presunto "boom" di permessi umanitari di febbraio (certificato dai dati del Viminale) aveva fatto ipotizzare che fosse la conseguenza della sentenza della corte di Cassazione. In realtà oggi fonti del ministero hanno spiegato che quanto riportato fa riferimento a "dati spagliati". " Per un errore materiale nella fase di caricamento del dato on line - spiegano dal Viminale - sono stati pubblicati sul sito dedicato i dati dello stesso periodo dell'anno precedente". E infatti adesso si può vedere che a febbraio le protezione umanitiaria (decise prima del 5 ottobre) sono state "solo 112, meno delle 150 di gennaio.
La sentenza della Cassazione non ha dunque avuto alcun effetto. Perché? La stretta sulle protezioni umanitarie, infatti, era arrivata già prima dell'approvazione del dl Sicurezza.
Il ministero dell'Interno inviò infatti alle Commissioni territoriali una circolare per invitare a rivedere la discrezionalità (piuttosto di manica larga) con cui si concedeva il permesso umanitario. Il fatto che il dl Sicurezza lo abbia abolito non impedisce alle commissioni di negare il documento anche ai migranti che abbiano presentato la domanda prima del 5 ottobre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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