I tweet di Elon Musk fanno flop al Super Bowl. Lui ingaggia 80 ingegneri per essere più visibile

Un messaggio di Biden con più "like" di quello del magnate: cambia l'algoritmo

I tweet di Elon Musk fanno flop al Super Bowl. Lui ingaggia 80 ingegneri per essere più visibile

Elon Musk ha chiesto a un team di ben 80 ingegneri informatici di riconfigurare l'algoritmo di Twitter in modo che i suoi post abbiano più visualizzazioni. La debacle della serata del Super Bowl non gli è proprio andata giù e ora il magnate, senza mezze misure, rilancia. Quella sera i tweet di Joe Biden hanno ricevuto molta più attenzione dei suoi. Eppure sia Biden sia Musk avevano twittato a favore della squadra dei Philadelphia Eagles.

Lo scrive il sito Platformer citando fonti informate. In particolare il miliardario, che ha 128,9 milioni di follower, si sarebbe irritato dopo che un tweet del presidente americano ha generato quasi 29 milioni di reazioni, mentre un suo post simile solo 9,1 milioni. Mentre l'America era attaccata alla tv per l'evento sportivo dell'anno, mentre il Paese aspettava il quarto d'ora di esibizione di Rihanna e commentava sui social il suo pancione, lui si è sentito messo all'angolo, nell'ombra. E lì proprio non ci sa stare.

Secondo le fonti, alle 2.30 del mattino del giorno dopo James Musk, cugino dell'ad e manager di Twitter, ha inviato una mail a tutti i dipendenti chiedendo a «chiunque sia in grado di creare dashboard e programmare software, di aiutare a risolvere questo problema» e sottolineando che si trattava di una «questione della massima urgenza».

Gli ingegneri di Twitter avrebbero quindi sviluppato un nuovo algoritmo che assicuri che oltre il 90% dei quasi 130 milioni di follower di Musk veda i suoi tweet. L'ad sembrerebbe aver confermato pubblicamente l'operazione alla sua maniera pubblicando un post con un meme che ironizza sul fatto di «costringere» i suoi seguaci a guardare i suoi tweet e un altro in cui avvisa gli utenti di «restare sintonizzati» in vista di un aggiornamento dell'algoritmo.

Di questi aspetti dovrà tener conto il nuovo ceo di Twitter che, con tutta probabilità, verrà nominato entro la fine del 2023.

A dicembre, dopo che milioni di utenti di Twitter avevano votato per la sua cacciata in un sondaggio che aveva organizzato lui stesso sulla piattaforma, Musk ha dichiarato che si sarebbe dimesso dalla carica, ma solo quando avesse identificato un successore. Lo farà ma il flop della sera del Super Bowl non fa che farlo infuriare ancora di più e confermare quel calo di popolarità che stride con l'immagine che il magnate vorrebbe dare al mondo (e allo spazio) di se stesso.

Nelle ultime settimane, Musk è stato ossessionato dalla quantità di engagement (cioè di tweet, like e commenti) che stanno ricevendo i suoi post.

«La scorsa settimana ha licenziato uno dei due ingegneri senior rimanenti dell'azienda, dopo che lui gli aveva detto che l'engagement stava scendendo in parte perché

l'interesse per Musk stava scemando in generale», scrivono Newton e Schiffe, i due giornalisti che da mesi raccontano il caos all'interno di Twitter. E ovviamente una considerazione del genere lo fa infuriare senza freni.

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