A parte l'invito di qualche alto prelato a votare esplicitamente candidati con programmi in linea con la Dottrina Sociale della Chiesa o a dare la preferenza a partiti che «con chiarezza sostengono il progetto Europa» (come ha fatto la diocesi di Padova scatenando le ire di alcuni rappresentanti della Lega), i vescovi italiani hanno fatto sentire la loro voce esclusivamente per invitare gli elettori a non disertare le urne.
Nessun endorsement, il cardinale Matteo Zuppi (nella foto), presidente della Cei e il vescovo Mariano Crociata, presidente della commissione degli Episcopati dell'Unione europea, prima della due giorni elettorale avevano diffuso una lettera mettendo in guardia dall'astensionismo, dicendo no a divisioni e nazionalismi. Appello che è stato ascoltato soltanto in parte, considerato che oltre metà degli italiani non è andato alle urne.
Discorso a parte per le preferenze: lontani i tempi dell'«orgoglio cattolico» in politica, con valanghe di voti per la DC sostenuta apertamente da vescovi e cardinali, questa fetta di Paese che va a messa la domenica, a quanto pare, è arrivata ai seggi ancora una volta fortemente frammentata, spalmando le preferenze sia a destra sia a sinistra. Un piccolo gregge di cattolici ha seguito l'indicazione di tanti vescovi di scegliere candidati che proponevano di promuovere un'Europa fondata sui valori della dignità della persona, dell'accoglienza, dell'integrazione e della sacralità della vita, concentrandosi su Forza Italia e, in minima parte, sul Pd, soprattutto chi è fedele all'ala cattolica del partito, ormai messa all'angolo dalle componenti più laiche. Proprio su questo punto è emblematico il caso di Marco Tarquinio (nel tondo), ex direttore del quotidiano Avvenire: i cattolici del Partito Democratico hanno spinto per la sua candidatura, che alla fine ha faticato racimolando circa 40mila preferenze nella Circoscrizione Centro. In pratica chi ha provato a tirare la tonaca dei vescovi da sinistra non ha avuto fortuna.
La maggior parte dei cattolici sembra invece aver abbracciato la destra euroscettica di Giorgia Meloni, seguendo l'onda europea: secondo un sondaggio del giornale francese La Croix, ad esempio, il 42% dei cattolici d'Oltralpe ha deciso di votare per partiti
populisti di estrema destra o di destra. Niente di nuovo sotto il sole italiano: basti pensare che alle europee del 2019 secondo i dati Ipsos, la maggioranza dei cattolici italiani aveva votato a maggioranza per la Lega.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.