"I video mostrano che la ragazza era consenziente"

Nelle riprese sui telefonini si vede che la giovane è capace di intendere: era lucida anche se ubriaca

"I video mostrano che la ragazza era consenziente"
00:00 00:00

«Potrebbe ben verificarsi l'ipotesi della consumazione di atti sessuali consenzienti da parte di un soggetto sovraeccitato per assunzione di sostanze, che a causa della commistione delle sostanze assunte e della sua fragilità psicologica produca una rimozione degli stessi».

È questo uno dei passaggi chiave della richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Milano dell'accusa di stupro mossa a Leonardo La Russa e a Tommy Gilardoni da G., la ex compagna di scuola del figlio del presidente del Senato. Per la Procura guidata da Marcello Viola (nella foto) non ci sono prove che al momento dei rapporti sessuali con i due, nella abitazione della famiglia La Russa, la ragazza non fosse lucida e d'accordo. Solo successivamente, avrebbe «rielaborato» il suo vissuto, convincendosi sinceramente di essere stata stuprata.

A questa convinzione i pm arrivano sulla base delle relazioni di tossicologi e psicologi, ma decisive (a differenza di quanto si era saputo finora) sono le immagini dei video trovati sui telefoni di La Russa junior. «Dirimente - scrivono i pm - è la visione dei filmati estratti dai dispositivi cellulari degli indagati, brevi ma contemporanei alla consumazione degli atti sessuali. La visione di queste immagini restituisce l'immagine di una ragazza in cui non era esclusa la capacità di autodeterminarsi rispetto al compimento degli stessi». Infatti la ragazza «ha attivamente partecipato agli stessi atti sessuali, non mostrando problemi di mobilità o coordinamento (...) in uno dei video registrati accortasi della ripresa volge lo sguardo verso lo specchio del bagno ammiccando e emettendo dei suoni a favore della ripresa video». Le riprese dunque «non denotano in alcun modo quella posizione di asimmetria psicologica o fisica che deve sussistere perché sia configurabile una delle ipotesi di violenza sessuale».

A queste conclusioni i pm milanesi arrivano anche sulla base delle consulenze mediche, e arrivano ad «affermare con ragionevole certezza che l'assunzione di sostanze stupefacenti e alcoliche da parte di G. non abbia eliso la sua capacità di esprimere un valido consenso agli atti sessuali compiuti; conseguentemente gli indagati hanno potuto ragionevolmente rappresentarsi la sussistenza del suo consenso». Anche le testimonianze delle sue amiche e di altri giovani presenti alla festa hanno contribuito a descrivere G. come euforica, a volte sovraeccitata, dopo avere assunto ripetutamente strisce di cocaina, ma non frastornata. Certo, c'è il racconto di M., che insieme a G. ha consumato cocaina, vino, gin tonic, e ancora coca. Che l'ha vista baciarsi con La Russa e dire «lo amo». E che a un certo punto, fuori dalla discoteca, l'ha vista pronunciare parole sconnesse, dire «facciamoci una botta», correre verso il Duomo. Ma le analisi chimiche portano i medici a dire che «l'esame tossicologico non ha dimostrato la sussistenza di una assunzione di sostanze stupefacenti tale da determinare essa stessa condizioni cliniche di carattere psicopatologico». E i video «non hanno evidenziato palesi e grossolane alterazioni dello stato di coscienza e vigilanza, in una persona che al contrario appare inserita in un contesto relazionale e comportamentale coerente». Conclusione: «Il comportamento dei due indagati è certamente connotato da una profonda superficialità e volgarità nella modalità di concepire e trattare una ragazza, che viene passata da uno all'altro con l'unica preoccupazione di farle lavare i denti tra i diversi atti sessuali».

Ma «non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà della ragazza nel compiere gli atti sessuali».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica