Le operazioni di sequestro e distruzione delle imbarcazioni utilizzate dagli scafisti per trasportare gli immigrati in Europa dovranno essere condotte attraverso "una missione militare e civile" dell’Unione europea. Natasha Bertaud, portavoce della Commissione Ue in materia di immigrazione, chiarisce uno dei dieci punti del piano presentato ieri dall'Esecutivo Ue ai ministri degli Esteri e degli Interni riuniti a Lussemburgo.
La missione dovrebbe essere simile alla missione "Atalanta", operazione militare dell'Ue in corso contro i pirati al largo delle coste somale. "Il mandato della nuova operazione non è stato ancora deciso", ha puntualizzato la Bertaud spiegando che la questione sarà discussa dal Consiglio europeo straordinario di giovedì prossimo. In quella sede Matteo Renzi si impegnerà affinché nel piano rientrino anche "gli interventi nei Paesi d’origine, la distruzione dei barconi, il raddoppio di Triton, la ricollocazione d’emergenza condivisa tra tutti i Paesi, la collaborazione con le Nazioni unite e lo sforzo comune alle frontiere meridionali della Libia". Per il premier "se davvero finalmente alle parole scritte corrisponderanno fatti concreti per l’Europa sarà un primo passo". Ma la strada da fare è ancora tanto lunga. Anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano l'obiettivo primario della nuova missione deve esser impedire che gli scafisti prendano il largo affondando i barconi prima che partano. "Noi da soli non possiamo farlo - ammette - è in corso un negoziato con Onu e Ue per avere, in un quadro di legalità internazionale l’autorizzazione a questo intervento".
"Siamo in presenza di un fenomeno per certi aspetti inedito, ma per altri tristemente già visto ai tempi della tratta degli schiavi -prosegue Renzi- criminali che prendono soldi lucrando sulla carne umana: solo l’Italia ne ha arrestati oltre mille". La scorsa settimana Frontex, l'agenzia europea per il controllo delle frontiere, aveva segnalato in un comunicato stampa che gli scafisti hanno fatto ricorso già due volte quest'anno alla violenza per recuperare le imbarcazioni sequestrate dalle guardie costiere europee. Segno che, stando ai tecnici di Frontex, "c’è un carenza di imbarcazioni" a disposizione degli scafisti.
Dal Vaticano, poi, è arrivato un durissimo monito contro il blocco navale ipotizzato nelle ultime ore. "Quella di «bloccare persone disperate che fuggono dalla fame o dalla guerra è un’idea mostruosa, orrenda, inumana - tuonano dalla Santa Sede - lo chiamerei un crimine di guerra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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