Chi cerca lavoro non lo trova. Chi cerca dipendenti nemmeno. Il motivo? Domanda e offerta non si incontrano, non coincidono, nemmeno quando i datori di lavoro vanno a pescare tra i curriculum dei ragazzi freschi di diploma tecnico. E tutto questo conferma due cose: uno, in Italia è più complicata la ricerca di un lavoro che il lavoro stesso. Due, la dispersione scolastica, gli abbandoni degli studi da parte dei giovani e il fenomeno dei neet (ragazzi che non studiano e non lavorano) aggravano la situazione. Rendendo sempre più urgente un programma di orientamento più intenso. Non certo mirato a formare «soldatini» perfetti da assumere in azienda ma finalizzato a spronare i ragazzi ad arrivare al diploma con un percorso adatto a ognuno di loro.
Nel 2022 le imprese hanno ricercato quasi 52mila diplomati Its, ma solo una su due è arrivata a poter proporre un contratto o un tirocinio. Per un motivo su tutti: i diplomati sono solo 5.280 diplomati nel 2020, mentre complessivamente sono circa 20mila a partire dal 2013. A mostrarlo, è lapprofondimento effettuato da Unioncamere, sulla base dei dati dell'indagine 2022 del Sistema informativo Excelsior, realizzato in collaborazione con Anpal. Gli Its Academy hanno una durata di 2 o 3 anni, sono caratterizzati da una forte componente di esperienza in azienda (il 30% delle ore di formazione deve essere svolto in stage), e in più dell'80% dei casi assicurano un'occupazione a un anno dalla conclusione del percorso formativo. I dati Excelsior mostrano che il Nord Ovest, con il 37% delle entrate previste, è l'area del Paese che esprime la maggior richiesta di diplomati Its Academy, seguito dal Nord Est con 23%, dal Centro con il 21% e dal Mezzogiorno con il 19%. Tra le regioni, spiccano soprattutto la Lombardia, con una richiesta di 13.700 entrate previste, seguita da Lazio con 6.200 entrate, Veneto 5.300, Emilia-Romagna 4.600 e Piemonte con 4.300. I diplomati Its Academy sono richiesti trasversalmente in tutti i set¬tori, ma soprattutto in quelli legati al comparto industriale (18.550 richieste) e dei servizi alle imprese (17.850 entrate). La meccanica rimane di gran lunga l'ambito in cui c'è più richiesta: con circa 14.300 entrate previste rappresenta un terzo del totale di circa 51.600 richieste. A seguire le 8.000 richieste del settore della comunicazione e dello sviluppo di sistemi software. I profili con alta difficoltà di reperimento sul mercato sono quelli dell'area elettronica, informatica e meccanica.
Tra questi, i più difficili da trovare sono i tecnici elettronici (difficoltà di reperimento al 74,6% delle entrate programmate nel 2022), i progettisti e amministratori di sistemi e gli analisti e progettisti di software (64,6%), gli elettricisti nelle costruzioni civili (63,5%), gli attrezzisti di macchine utensili (61,7%).
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