Ingroia contro la Borsellino: "Non doveva entrare in giunta". E sulle intercettazioni...

L'ex pm contro i magistrati: "C'è chi manca di professionalità e permette strumentalizzazioni"

Ingroia contro la Borsellino: "Non doveva entrare in giunta". E sulle intercettazioni...

"Per Lucia Borsellino provo ovviamente grande affetto, ma sinceramente penso che non sarebbe dovuta entrare nella giunta di Crocetta; con un cognome così pesante il rischio di essere strumentalizzata era reale". A criticare la scelta della figlia di Borsellino è Antonio Ingroia che al Corriere della sera ammette: "Quando il governatore mi chiese di fare il suo vice io rifiutai...".

L’ ex magistrato, ora amministratore unico di Sicilia e Servizi, se la prende pure con i suoi ex colleghi e ora stigmatizza pure le intercettazioni, proprio lui che fu protagonista dell’indagine sulla presunta trattativa Stato-mafia in cui emersero i colloqui tra l’ex presidente della Repubblica Napolitano e il senatore Nicola Mancino. Per Ingroia, infatti, l'intercettazione pubblicata dal l'Espresso e al centro della bufera su Rosario Crocetta è "una bufala, come ha spiegato in maniera categorica il procuratore Lo Voi". "Ma dietro dev’ esserci una fonte considerata attendibile, probabilmente istituzionale", spiega, "Con una precisa finalità. Io non arrivo a immaginare un golpe come Crocetta, ma quella frase, mostruosa ancorchè inesistente, ha contribuito ad aumentare la disaffezione e la delegittimazione nei confronti della politica, delle istituzioni e dell’ antimafia. Ci siamo abituati a un eccessivo uso politico delle intercettazioni. Sebbene talvolta sia mancata un po' di professionalità da parte di qualche mio ex collega, la principale responsabilità è della politica, che con l’inerzia nella moralizzazione al suo interno legittima la supplenza della magistratura. Lasciando che le intercettazioni da strumento investigativo diventino strumento di lotta politica, anche per il modo in cui vengono diffuse dai mezzi di informazione".

E su Tutino, che conosce da 20 anni, aggiunge: "Quando ho cominciato a lavorare per la Regione l’ho ritrovato molto vicino a Crocetta.

All’inizio parlava bene di Lucia Borsellino, mentre nell’ultimo periodo se ne lamentava fino ad auspicarne le dimissioni. Le volgarità che ho letto, a parte la frase che non esiste, confermano che Tutino rappresenta un aspetto deteriore della politica".

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