Ius soli, Salvini sfida Galantino: "Fa politica, accetti il confronto pubblico"

Salvini torna ad attaccare i vescovi: "Galantino fa politica. E allora accetti un confronto pubblico...". E sullo ius soli: "È una follia regalare la cittadinanza"

Ius soli, Salvini sfida Galantino: "Fa politica, accetti il confronto pubblico"

"Visto che monsignor Nunzio Galantino fa politica, lo invito a un confronto pubblico". All'indomani del durissimo scontro con i vertici della Cei, Matteo Salvini lancia la sfida al segretario generale della Cei: "Gli proporrei due soluzioni: o la Chiesa accoglie gratis rinunciando agli introiti sull'immigrazione oppure Galantino si fa da parte, magari anche dimettendosi". Al centro dello scontro c'è il dibattito sulla nuova legge sulla cittadinanza che, se approvata in parlamento, introdurrà in Italia lo ius soli. Legge che trova fortemente a favore il Vaticano e fortemente contraria la Lega Nord. "Sarebbe bello - aggiunge Salvini - che dopo tante parole sull'accoglienza, Galantino e gli altri pensassero anche a fare un po' di carità gratuita".

Lo scontro sullo ius soli

"Alcuni vescovi sono contro le nostre posizioni", ammette Salvini a margine di un presidio organizzato davanti alla moschea provvisoria di Sesto San Giovanni. Ma, ricorda, "c'è Chiesa e Chiesa". "Io ho il cellulare pieno di messaggi di frati, suore e missionari che sono in Africa a dire 'mandate a noi questi soldi, facciamo qui del bene' - racconta il leader della Carroccio - in Italia stiamo aiutando mafiosi schiavisti e scafisti. Mi auguro che la Chiesa approfondisca meglio il suo dibattito". Ma sull'approvazione dello ius soli e sulla politica dell'accoglienza è stato si troppo chiaro l'arcivescovo Angelo Becciu, sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato della Santa Sede, che oggi è intervenuto sull'argomento a margine di una presentazione di un libro su papa Francesco. "Il Vaticano non si è ancora espresso, aspettiamo la decisione del parlamento italiano - ha detto il monsignore - ma è chiaro che vorremmo che si riconoscesse la dignità delle persone che arrivano nel nostro Paese". Antitetica la replica di Salvini: "La cittadinanza arriva alla fine di un percorso. Oggi a 18 anni, alla fine di un percorso, se vuoi diventi cittadino italiano, molti lo fanno, altri no come nella multietnica e cosmopolita Olanda. Regalare una cittadinanza come al Luna park mi sembra una follia".

Il dibattito sulle moschee

"Chiederemo un censimento di tutto quello che è regolare o abusivo e per tutto quello che è nuovo vogliamo sapere chi paga, chi finanzia, chi prega, in che lingua". Durante il presidio organizzato davanti alla moschea provvisoria di Sesto San Giovanni, Salvini è tornato a chiedere regole certe per garantire la sicurezza nei centri coranici e nelle moschee.

"Se c'è dietro un paese estremista come il Qatar, non si apre neanche mezzo metro quadro di sottoscala islamico", ha spiegato attaccando il sindaco uscente Monica Chittó che domenica prossima sfiderà il candidato di centrodestra Roberto Di Stefano. "Un sindaco sostenuto dalla Lega mette al centro la sicurezza e i diritti di tutti, italiani e stranieri - ha concluso Salvini - la moschea è l'ultima delle nostre priorità".

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