La notte della furia. I russi, provocati dai droni recapitati sui cieli di Mosca il giorno prima, mettono sotto pressione Kiev. L'allarme antiaereo è stato diramato nella notte tra lunedì e ieri nella capitale, dove alcuni droni russi sono stati intercettati e neutralizzati, e in altre undici regioni dell'Ucraina. La situazione più delicata, quella di Zaporizhzhia, dove gli esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) hanno osservato mine direzionali antiuomo alla periferia del sito della centrale nucleare. Le forze russe di occupazione hanno anche fatto entrare il reattore 4 in uno stato di «spegnimento a caldo» (hot shutdown), in violazione dei protocolli di sicurezza. «Tali azioni sono una grave violazione dei requisiti della licenza per gestire questo impianto nucleare - dice l'agenzia nucleare ucraina Energoatom -. Attualmente l'unità 4 dovrebbe funzionare esclusivamente nello stato di stato di spegnimento a freddo». Secondo Petro Kotin, presidente di Energoatom, si tratta di un atto «criminale» e di «una violazione deliberata e intenzionale del diritto ucraino e internazionale».
Due persone, tra cui un bambino di 10 anni, sono morte invece negli attacchi russi di ieri a Kostiantynivka, nella regione di Donetsk, che hanno provocato anche 10 feriti. Si tratterebbe di munizioni a grappolo lanciate su un bacino idrico della città che hanno colpito le persone che si trovavano sulle sue sponde. Ferito in combattimento anche l'ex marine americano, Trevor Reed, liberato dalla Russia tramite uno scambio di prigionieri. Reed è stato prima trasportato in un ospedale di Kiev e poi evacuato in Germania per ricevere assistenza medica. Reed è stato rilasciato nel 2022 dopo quasi tre anni di detenzione in Russia dove era stato condannato a 9 anni di reclusione per l'aggressione a due agenti.
Non è stata una giornata positiva per le forze armate di Kiev. Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov, in un'intervista alla Cnn, ha anche dovuto ammettere che la controffensiva ucraina è in ritardo rispetto al previsto, a causa della «linea del fronte molto lunga» e dal «gran numero di nemici contro di noi». «Questa è una guerra, non un videogioco». Reznikov ha aggiunto che l'avanzata sul fronte meridionale è in gran parte rallentata dalle mine disseminate dalle truppe russe, sottolineando che molto spesso i solfati ucraini devono bonificare manualmente i percorsi attraverso questi campi. «Dobbiamo usare molto lentamente i nostri soldati, genieri e preparare molto lentamente i corridoi per un vero movimento offensivo». Reznikov ha anche confermato che l'Ucraina tornerà a colpire il ponte di Kerch tentando di metterlo fuori uso per sempre, perché è «una tattica normale distruggere le linee logistiche del nemico per bloccare le possibilità di ottenere più munizioni, più carburante, più cibo, eccetera».
L'unica buona notizia per Kiev è stata la nuova tranche da 1,5
miliardi di euro versati dall'Ue «per contribuire al funzionamento dello Stato e alla riparazione delle infrastrutture», come dice la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che annuncia: «Ne arriveranno altri».
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