Botta e risposta a distanza tra Matteo Salvini e Mario Draghi sulla sicurezza e, in particolare, sul tema dei migranti. La Lega ha da sempre assunto posizioni molto critiche sulla gestione del Viminale da parte di Luciana Lamorgese e ora il leader del Carroccio è in attesa di avere un confronto con il ministro dell'Interno per discutere insieme delle questioni stringenti riguardanti l'immigrazione clandestina e la sicurezza del Paese. "Rave party abusivi con morti e feriti, baby gang che devastano indisturbate, ieri record di sbarchi a Lampedusa. "Lamorgese, la persona sbagliata al posto sbagliato", scriveva Salvini lo scorso 26 agosto.
Durante la conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio dei ministri, Mario Draghi si è speso in favore di Luciana Lamorgese, difendendone l'operato dagli attacchi della Lega. "Secondo me Lamorgese ha lavorato molto bene. I numeri di quest'anno non sono spaventosi, ci sono stati anni molto peggiori", ha dichiarato il presidente del Consiglio ai giornalisti che l'hanno interrogato circa le diatribe interne alla maggioranza di governo. Sul possibile incontro, Draghi taglia corto: "Bisogna chiedere a lei, ma secondo me dovrebbe essere un chiarimento interessante, in cui la ministra e Salvini possono esprimere i loro pareri e ciò che non va. Ma ciò che non va raffrontato a 4-5 anni fa, non certo all'anno della pandemia dove si è fermato tutto, anche i migranti". Quindi, il presidente del Consiglio ha chiosato con una battuta sul possibile incontro a tre: "Magari non in televisione o in streaming...".
Le parole di Mario Draghi non sono piaciute alla Lega, che all'invito di Mario Draghi di lasciar parlare i numeri ha snocciolato alcuni dati con un grafico che mostra che, a fronte dei 20.077 sbarchi del 2018, dell 19.339 e dei 39.410, nel 2019, anno in cui al Viminale sedeva Matteo Salvini, in Italia sono arrivati 5.135 migranti. Quindi, dalla Lega ribdiscono: "Lasciamo parlare i numeri... Tralasciando rave party abusivi, baby gang e violenze diffuse. Un incontro con lei e il presidente Draghi è urgente e necessario".
A seguito delle parole del presidente del Consiglio sul ministro Lamorgese e sugli sbarchi è intervenuta anche Giorgia Meloni. Il leader di Fratelli d'Italia ha contestato in toto le parole del premier in conferenza stampa ma, "ciliegina sulla torta: i complimenti del premier al ministro dell'Interno Lamorgese, che per lui 'lavora molto bene'. E che sui migranti i numeri 'non sono spaventosi'". Giorgia Meloni ha concluso: "Come Fratelli d'Italia siamo sempre più convinti che restare all'opposizione di questo Governo sia la scelta migliore per difendere gli interessi degli italiani".
Enrico Letta, invece, a margine di un'iniziativa elettorale a Siena, è sceso in campo in difesa del ministro dell'Interno: "Noi sosteniamo il lavoro che la ministra dell'interno sta facendo. Lamorgese sta facendo un buon lavoro in un momento molto complesso e difficile, quindi in questo momento gli attacchi di Salvini sono pretestuosi, esclusivamente legati a giochi politici che noi rifiutiamo". Poi ha proseguito: "Credo quindi che il tema fondamentale oggi sia chiarire. E chiarire con forza la posizione sul green pass da parte della Lega.
La Lega dica se la linea è quella di Borghi, che considera il green pass semplicemente come una variabile che non ha senso. Per noi il green pass è essenziale e chi è contro il green pass è contro la sicurezza e la libertà".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.