Lascia la ministra in ferie con l'alluvione

Spiegel, deleghe alla Famiglia, costretta a rimettere il mandato

Lascia la ministra in ferie con l'alluvione

Le vacanze sono un diritto dei lavoratori, ma il dovere dei politici nei confronti dei cittadini, soprattutto quando sono colpiti da una calamità, viene prima. Per questo motivo la ministra federale della Famiglia della Germania, Anne Spiegel, si è dimessa lunedì. Un passo indietro che l'esponente dei Grünen, elevata al rango di ministra lo scorso 8 dicembre dal cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, ha compiuto «per evitare di danni all'ufficio che è esposto a grandi pressioni politiche». Dimissioni controvoglia che Scholz ha accettato esprimendo il suo «grande rispetto» per Spiegel alla quale ha augurato «tutto il meglio per il futuro».

Spiegel è caduta solo dopo pochi mesi per una vacanza che ai tedeschi non è andata giù: l'ormai ex ministra classe 1980 non ha soggiornato a spese di qualche lobbista né si è recata in alcun antidemocratico stato-canaglia inviso agli elettori. Molto più prosaicamente è partita per un soggiorno di quattro settimane a Maiorca, l'isola della Baleari tanto amata dai tedeschi da essere soprannominata «il 17° Land della Germania». Spiegel però ha sbagliato i tempi infilando la crema solare in valigia appena una settimana dopo l'alluvione del 15 e 16 luglio 2021 che ha devastato mezza Germania occidentale. All'epoca lei era ministra dell'Ambiente nella piccola Renania-Palatinato: nella valle dell'Ahr la furia delle acque non causò solo distruzioni sconosciute a memoria d'uomo ma provocò un centinaio di morti e decine di dispersi nel giro di 24 ore.

Nove mesi dopo i tg tedeschi sono pieni delle testimonianze dei valligiani secondo cui le dimissioni della ministra sono un atto dovuto ma sono anche molto tardive. Solidarietà all'ex ministra è stata espressa dalla ministra degli Esteri ed ex presidente dei Verdi Annalena Baerbock secondo cui l'amica Anne ha «attraversato un momento estremamente duro» che ha mostrato a tutti come «la politica può essere brutale». Magra consolazione per l'ex ministra: le stesse acque dell'Ahr hanno bruciato sul nascere la candidatura dell'ex delfino di Angela Merkel, Armin Laschet. Lo scorso aprile l'allora candidato cancelliere della Cdu fu immortalato mentre ridacchiava sullo sfondo di una commemorazione delle vittime dell'alluvione: i tedeschi non gliel'hanno mai perdonata punendolo alle urne.

E a conferma che gli eventi atmosferici non conoscono colore politico, tre giorni prima di Spiegel anche la ministra dell'Ambiente del Nord Reno-Vestfalia (Nrw) colpito dall'alluvione, Ursula Heinen-Esser, si è dimessa per aver organizzato la festa del compleanno del marito pochi giorni dopo l'inondazione.

Con l'aggravante che lei a Maiorca si era portata anche due amici, anche loro ministri regionali dell'Nrw. Nel grande Land renano si vota domenica, ma Heinen-Esser non corre più: anzi a Düsseldorf, Colonia e Dortmund gli attacchini stanno coprendo i poster con il suo volto.

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