L'assedio con i trattori alle capitali europee: il Patto verde nel mirino

Prezzi del gasolio, troppe regole, concorrenza sleale. Sit-in anche in Italia: morto un automobilista in coda

L'assedio con i trattori alle capitali europee: il Patto verde nel mirino
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Gasolio alle stelle, sovra-regolamentazione imposta da Bruxelles, concorrenza sleale da Paesi extra-Ue (Ucraina compresa, sempre più presente col suo pollame allevato in condizioni meno stringenti rispetto a quelle che si chiedono ai Paesi membri). La rivolta dei trattori monta ai quattro angoli del Vecchio Continente; eterogenea, ma sempre più schierata contro il Green Deal, il pacchetto legislativo che dovrebbe consentire all'Ue di rispettare l'accordo di Parigi per limitare le conseguenze del riscaldamento globale. Ieri il culmine di un'onda rurale.

Proteste, che questa settimana puntano a paralizzare l'Europa, impedendo alle merci d'arrivare nei mercati, se le cancellerie non faranno marcia indietro sul Piano verde comunitario. Un dietrofront potrebbe arrivare già giovedì, al vertice Ue straordinario sul bilancio. Migliaia di trattori ieri hanno infatti bloccato la viabilità in città medie e grandi. Prove di forza (e di costanza). Dalla Sicilia al Piemonte in Italia, poi ancora nella capitale Ue, Bruxelles, con i contadini pronti al blocco totale e ieri fermi con i trattori a poche centinaia di metri dall'Europarlamento. Sit-in anche in Olanda, Germania e soprattutto in Francia. Parigi cinturata, accerchiata dai gilet verdi in 8 punti: nonostante 15mila agenti schierati, due ingressi autostradali bloccati, e ristoranti che in Ile-de-France fanno scorte perché rischiano di restare senza prodotti se entro tre giorni non si sbloccherà lo stallo.

Le premesse ci sono. Macron ieri ha chiamato i ministri all'Eliseo per una soluzione a impatto immediato, anche nella trattativa sui prezzi tra agricoltori e grande distribuzione (altro nervo scoperto della categoria). E dopo aver annunciato lo stop ai rialzi sul Gnr (il carburante per i trattori) giovedì sarà vis-à-vis con Ursula Von der Leyen a Bruxelles. Il Consiglio europeo dovrà dare un segnale. Da soli gli Stati possono far poco. Questo il tasto su cui insiste pure il numero uno lepenista Jordan Bardella, in corsa per le europee: «Il 90% del problema è a Bruxelles», attacca. Se non sarà l'Ue (e in particolare la Commissione) a cambiare approccio sul Piano verde, il mirino resterà puntato a oltranza. Tra Macron e Von der Leyen in agenda pure un chiarimento sull'accordo Ue-Mercosur per la libera circolazione di beni col Sudamerica. Macron vuole bocciarlo, ascoltando gli allevatori; il cancelliere tedesco Scholz no.

Tensioni, ma nessuna violenza dagli agricoltori italiani. Bloccato il casello di Orte sulla A1 per 15 minuti, poi lo sgombero. Trattori in fila anche Ravenna e Foggia. Una bara è apparsa nella protesta dell'Avellinese. A Catanzaro è finita in tragedia: un 56enne è morto fra le braccia della figlia nella sua auto imbottigliata nei sit-in; inutile l'elisoccorso. «Rispetto ogni manifestazione democratica - ha spiegato il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che grida il suo no a ogni atto di violenza, - compreso bruciare bandiere delle associazioni agricole come a Viterbo», dove alle fiamme è finito un drappo della Coldiretti. Manovre autonome di imprenditori agricoli, mentre si fa largo l'idea di una «pausa» alla legislazione europea.

Tra connessioni e giochi di squadra, come lo scambio di cortesie tra contadini francesi e italiani. Il premier belga De Croo oggi riceverà i «trattori», il collega francese Attal annuncia controlli rafforzati sulla grande distribuzione e altre misure in arrivo.

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