Joe Biden e Yoon Suk Yeol consolidano la partnership tra Usa e Corea del Sud firmando un accordo che punta a rafforzare lo scudo nucleare americano nel Paese asiatico contro le minacce di Pyongyang, in cambio della conferma di Seul a rinunciare allo sviluppo di un proprio arsenale.
La «dichiarazione di Washington», che i due presidenti hanno illustrato nel corso di una conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca, include piani per far attraccare i sottomarini nucleari Usa in Sud Corea per la prima volta in più di 40 anni, una forte dimostrazione di sostegno da parte di Washington. Nell'ambito dell'accordo, gli Stati Uniti si impegnano infatti allo schieramento di bombardieri con capacità nucleari e di altri asset strategici in missioni temporanee in Corea del Sud per inviare un chiaro messaggio a Kim Jong-un. Nel piano è inclusa inoltre una nuova iniziativa di sicurezza informatica, investimenti economici e un partenariato sull'istruzione. Biden ha celebrato «l'alleanza di ferro» tra i due Paesi, nata nel 1953 dopo la guerra di Corea, che nel corso di settant'anni è diventata «più forte e più capace». «Estendiamo la deterrenza a difesa di Seul contro le minacce nucleari nordcoreane, ma continuiamo a cercare serie e sostanziali svolte diplomatiche» per rafforzare la stabilità nella regione, ha spiegato il comandante in capo. Avvertendo tuttavia che un attacco nucleare da parte della Corea del Nord comporterebbe la «fine» del regime.
Biden ha ricordato anche la cooperazione tra Washington e Seul contro l'invasione russa dell'Ucraina e per un Indo-Pacifico «libero e aperto», nonché la collaborazione per la catena di approvvigionamento e l'energia pulita. Riguardo la Cina, ha spiegato che Pechino non lo preoccupa da un punto di vista economico, e le politiche americane sulla catena di approvvigionamento «non hanno lo scopo di danneggiare il Dragone». La pace con il Nord passa attraverso una «forza superiore e schiacciante», non «una finta pace basata sulla buona volontà dell'altra parte», ha detto da parte sua Yoon, ribadendo che il dispiegamento di asset strategici Usa nella penisola sarà fatto costantemente e regolarmente, e che gli Stati Uniti risponderebbero a qualsiasi attacco nucleare nordcoreano.
Yoon e sua moglie Kim Keon Hee sono stati ricevuti da Biden e dalla first lady Jill (insieme a Kamala Harris e al marito, ai ministri della Difesa e degli Esteri) con tutti gli onori militari. Si tratta della seconda visita di stato per Biden, dopo quella del presidente francese Emmanuel Macron in dicembre, e Yoon è il primo leader sudcoreano alla Casa Bianca dal 2019 (ma l'ultima visita di stato di un leader di Seul risale al 2011). L'accordo siglato da Biden e Yoon cerca di placare i timori della Corea del Sud sull'aggressivo programma di armi nucleari del Nord, e allo stesso tempo di far sì che il Paese desista dal riavviare il proprio programma atomico, a cui ha rinunciato quasi mezzo secolo fa quando ha firmato il Trattato di non proliferazione nucleare.
Con il nuovo patto, gli Stati Uniti e la Corea del Sud si coordineranno più profondamente sulla strategia di risposta nucleare in caso di attacco da parte di Pyongyang, ma il controllo operativo di tali armi rimarrebbe americano.
La questione del disarmo nucleare tornerà sul tavolo anche al G7 che si terrà a Hiroshima, in Giappone, dal 19 al 21 maggio, a cui parteciperà anche Biden, e dove per il premier Fumio Kishida rappresenta uno degli argomenti chiave del vertice.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.