I ballottaggi si avvicinano e si riaccende lo scontro tra Lega e M5S. Secondo i leghisti, infatti, i pentastellati avrebbero stipulato sottobanco un patto di desistenza con il Pd pur di vincere a Campobasso, l'unico capoluogo in cui un grillino si gioca la poltrona di sindaco.
"L'ipotesi di desistenza Pd-M5s in Molise? Se confermata sarebbe gravissimo", dicono le fonti provenienti direttamente da via Bellerio. Sono "prove di inciucio a sinistra?", si chiedono i leghisti. L'accordo consisterebbe in un appoggio del Pd al candidato sindaco Roberto Gravina che domenica se la dovrà vedere contro la meloniana Maria Domenica D'Alessandro in cambio del sostegno grillino per l'aspirante sindaco dem di Termoli. Un patto che viene seccamente smentito da entrambe la parti. "Non c'è nessuna trattativa in corso col Pd a livello locale sul Molise nè a livello nazionale", dicono i pentastellati che si dicono dispiaciuti perché "non ci aspettavano però questo attacco da parte della Lega". Anche Vittorino Facciolla, segretario Pd in Molise, intervistato dall'Agi, smentisce e spieha che i rumors su un presunto accordo col M5S sono frutto di una lettura distorta del documento apporvato all’unanimità dalla direzione regionale del partito. "Abbiamo prodotto un documento votato da tutti e 36 i componenti della Direzione in cui si spiegava che un militante o un iscritto del Pd non può in alcun modo votare per la Lega, e dato libertà di voto. Questo però non significa che si può votare M5s, come è stato dedotto", spiega ancora Facciolla. "C’è libertà di valutazione, ma smentisco qualsiasi accordo con M5s, queste voci sono il frutto di una fantasia molto fervida", conclude.
Un'ennesima smentita arriva direttamente dal candidato sindaco Gravina. "Mai stato all'ordine del giorno un accordo elettorale con il partito democratico in Molise", dice all'Agi. Precisazione ulteriore che viene colta con soddisfazione dalla Lega.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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