Presidente Alessandro Cattaneo, quale Pd si aspetta dopo queste primarie?
«In questa legislatura l'opposizione ancora non si è vista. Abbiamo ascoltato solo voci scomposte e polemiche inutili. Poco o nulla è arrivato in termini di contenuti. Se da domani, l'opposizione inizierà a fare il suo mestiere, certamente il Paese non potrà che trarne giovamento. Alla vincitrice vanno i migliori auguri di buon lavoro».
La vittoria di Elly Schlein rischia di rendere più complicato il dialogo?
«Certo con Elly Schlein siamo molto distanti su gran parte dei temi illustrati in questa campagna elettorale per le primarie. La sua vittoria sposta l'asse a sinistra, una sinistra a forte matrice ideologica. Con lei ci confronteremo lealmente e a viso aperto, convinti di doverci ancor di più impegnare come forza di governo per far comprendere che le nostre ricette pragmatiche e concrete sono le migliori per ben governare il nostro Paese. Mi auguro che Schlein non si trinceri nelle ideologie vecchio stampo e si renda disponibile a un dibattito sano e produttivo nell'interesse del Paese».
Si augura che venga archiviata la stagione del contismo?
«Al di là di ciò che ne sarà del "contismo", va archiviata la fase della delegittimazione e dell'antipolitica, che ha creato solo danni, traendo molte delle attese degli stessi elettori. I Cinquestelle, purtroppo, si contraddistinguono per un populismo ripiegato su se stesso. E con Conte la situazione non è migliorata».
Ritiene possibile avviare un tavolo bipartisan per le riforme costituzionali?
«Noi di Forza Italia, con il Presidente Berlusconi, lo abbiamo sempre sostenuto: le riforme si fanno cercando di trovare una sintesi tra tutte le forze parlamentari. È lo spirito costituente che va ricercato e preservato. Bonaccini è stato tra i governatori che hanno fatto esprimere la propria regione a favore dell'autonomia differenziata. Schlein ha avuto un ruolo importante in quella Regione. Mi auguro che si possa costruire un dialogo sulle grandi riforme che servono al Paese».
Il Pd rivendica il successo di partecipazione.
«Nelle primarie del 2012 parteciparono 3,1 milioni di persone al primo turno e 2,8 milioni al secondo. Nel 2013 2,8 milioni. Ora il dato dice che hanno votato in circa 1,2 milioni. Mi congratulo per la partecipazione che è sempre una buona notizia e per l'esercizio di democrazia interna, però rispetto ai trionfalismi che sento i dati delle precedenti primarie parlano chiaro».
Oggi la cronaca ci racconta di un'altra tragedia del mare. Serve un cambio di approccio?
«Siamo tutti sconvolti da una tragedia enorme, che rilancia l'urgenza di intervenire nei confronti di quelle organizzazioni criminali che, senza scrupoli, lucrano sulla disperazione delle persone. Forza Italia ha sempre guardato all'immigrazione coniugando spirito umanitario e pragmatismo.
Dobbiamo uscire da slogan e ideologie, per capire insieme come governare i flussi migratori e impedire il ripetersi di drammi come quello di Steccato di Cutro. Se saremo uniti nel portare le nostre richieste in Europa, il Paese non potrà che trarne beneficio».
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