Il mare è calmo, il paese invece è in tempesta con la guerra che continua ad imperversare nonostante le promesse di tregua post conferenza di Berlino.
Ecco la miscela che sta rendendo la Libia ancor di più una polveriera sul fronte immigrazione: oramai le partenze dalle coste del paese nordafricane sono all’ordine del giorno, più barchini salpano della spiagge della Tripolitania nel giro di poche ore. E tutto questo si è fatto ben avvertire in Italia proprio in un momento delicato politicamente, contrassegnato dalla campagna elettorale per le regionali.
Sono due, in particolare, i dati che stanno facendo discutere. Uno ha valenza generale e riguarda il numero degli approdi a gennaio: sono 774 i migranti sbarcati in questo primo scorcio di 2020, nello stesso periodo del 2019 si era arrivati a 189. In termini percentuali, l’aumento è del 394%.
E poi c’è un altro dato, che forse politicamente attualmente è il più rilevante e riguarda la presenza delle Ong nel Mediterraneo. Soltanto nelle ultime ore, 223 migranti sono stati recuperati dalla Ocean Viking, nave dell’ong Sos Mediterranée. Mentre, sempre a largo della Libia, la nave Alan Kurdi dell’ong tedesca Sea Eye ne ha presi a bordo 78.
Il ruolo delle organizzazioni non governative è al centro del dibattito. La Lega, in particolare, accusa il governo di aver oramai dato via libera alle navi impegnate nel Mediterraneo ma anche di provare a far passare sotto traccia questa situazione. L’esecutivo, dal canto suo, al momento non si è pronunciato sugli ultimi casi sopra accennati e questo ha fatto scappare un altro “j’accuse” da parte dell’ex ministro dell’interno Matteo Salvini: “Vogliono far sbarcare i migranti dopo il voto in Emilia?”, si è chiesto il segretario del carroccio nella giornata di sabato.
Le operazioni della Ocean Viking e della Alan Kurdi sono tutte arrivate negli ultimi giorni. La nave di Sos Mediterranée, in particolare, ha svolto tre operazioni di salvataggio che hanno portato, in questa giornata di domenica, ad avere 223 persone a bordo. La Alan Kurdi ha svolto negli ultimi giorni una sola operazione, ma è probabile pensare che ne arriveranno altre nelle prossime ore.
Una circostanza che, sempre in casa leghista, ha richiamato anche le attenzioni del vice presidente del senato Roberto Calderoli: “La Ocean Viking, nave straniera della ONG francese Sos Mediterranee, fa sapere di aver raccolto in pochi giorni 223 immigrati da gommoni o barchini davanti alle acque libiche e maltesi? – si chiede il senatore – Lieti di saperlo ma questa vicenda non ha alcuna attinenza con l’Italia. Per cui ora la Ocean Viking si diriga verso un porto tunisino o maltese oppure vada verso la stessa Francia”.
“Non c’è nessuna ragione – ha poi concluso Calderoli – per pretendere di venire a sbarcare gli immigrati in un porto italiano”.
L’impressione è che se le ore pre voto emiliano sono state calde sul fronte migratorio, quelle successive all’esito elettorale saranno altrettanto delicate. Il sospetto delle opposizioni, Lega in primis, è che il governo Conte II voglia aprire una pagina di attacco frontale alle norme volute da Salvini.
Dall’altro lato, la maggioranza sta registrando, anche tra le fila del Movimento Cinque Stelle, movimenti volti a far cambiare completamente corso alla strategia italiana sull’immigrazione. Nel frattempo, le Ong continuano ad operare a largo della Libia e, subito dopo la chiusura delle urne, potrebbero indirizzare la rotta verso il nostro paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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