Le indicazioni del centrodestra per la votazione di oggi erano di astenersi dal voto. La maggior parte dei grandi elettori della coalizione hanno raccolto l'invito e dato indicazione ai deputati segretari di astensione. Non tutti, però, hanno fatto seguito a questa richiesta e tra loro c'è stato anche Vittorio Sgarbi. Il deputato, critico d'arte, sindaco di Sutri e leader del movimento Rinascimento, infatti, all'uscita dall'aula ha confermato di aver votato e di non aver lasciato scheda bianca. Ma c'è di più, perché ai giornalisti ha raccontato anche di aver incrociato Enrico Letta e di non aver avuto con lui uno scambio molto cordiale.
"Ho votato e ho votato Riccardo Muti, non capisco perché mi dovevo astenere...", ha spiegato il grande elettore del centrodestra. Sgarbi ha anche fatto una previsione, non sul futuro capo dello Stato ma su quello che sarebbe più facile da eleggere in questa condizione di massima incertezza, in cui Montecitorio è bloccato quasi in uno stallo alla messicana. "Io penso vedendo i voti, che la soluzione più semplice sarebbe il Mattarella bis, che andrebbe bene per tutti...", ha dichiarato il critico. E in effetti, per il secondo giorno consecutivo, Sergio Mattarella è stato quello che ha preso più voti di tutti, addirittura in crescita rispetto alla terza votazione.
Ma in Transatlantico, Vittorio Sgarbi si è lasciato andare anche a un racconto su un incontro avuto con Enrico Letta nella giornata della quarta votazione. "'Ho visto Letta che scappava dai giornalisti e gli ho detto: 'vergogna! Ma dove vai? Chi c... ti credi di essere?". Non è dato sapere se il leader del Partito democratico abbia o meno risposto a Vittorio Sgarbi e, in quel caso, cosa si siano detti i due. È probabile che Enrico Letta non abbia nemmeno raccolto lo sfogo di Sgarbi e abbia tirato dritto.
Non è la prima volta che Vittorio Sgarbi in questa tornata di votazioni per l'elezione del presidente della Repubblica disattende le indicazioni dei leader del centrodestra.
"Il primo voto l'ho dato a Silvio Berlusconi, ieri ho votato il mio capo di gabinetto e il quarto voto, oggi, l'ho dato a Riccardo Muti", ha rivelato il critico d'arte mentre, in Transatlantico, si intratteneva con i presidenti del Veneto, della Lombardia e della Campania, Luca Zaia, Attilio Fontana e Vincenzo De Luca, con i quali c'era un clima di grande distensione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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