Letta si dimette dal parlamento "Ora vado a insegnare e vivrò del mio lavoro"

L'ex premier promette: "Non prenderò nessuna pensione da parlamentare"

Letta si dimette dal parlamento "Ora vado a insegnare e vivrò del mio lavoro"

"Mi dimetto dal parlamento. Voglio vivere del mio lavoro come ho vissuto per un po' di anni della politica". Enrico Letta dà alla politica dallo studio di Che tempo che fa. Un addio che mette la parola "fine" alla sua carriera politica ma alla sua militanza politica. Ora guiderà la scuola di affari internazionali dell'Università di Parigi. E promette: "Non prenderò nessuna pensione da parlamentare".

"Dopo questo anno ho deciso di ricominciare da tre parole: libro, scuola e lavoro". Dal primo settembre Letta, che questa sera è stato invitato da Fabio Fazio per presentare il suo nuovo libro, andrà a dirigere la scuola d’affari internazionali di Sciences Po a Parigi e si dimetterà da deputato. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è già stato informato tempo fa. "Da quell'incontro - racconta - sono uscito rincuorato". Adesso, in diretta tivù, comunica la sua decisione anche ai telespettatori di Rai3. "Non mi dimetto dalla politica ma dal Parlamento - mette in chiaro l'ex premier - sono parlamentare da tredici anni e penso che sia giusto che io arrivi al mio prossimo impegno politico vivendo del mio lavoro".

Nel corso della trasmissione Letta spiega, poi, di non aver mai pensato di lasciare il Pd in questo anno.

"Il mio impegno tra i fondatori del Partito democratico - assicura - è di chi gioisce quando prende tanti voti e soffre quando lo vede faticare". Poi allontana l'ipotesi della scissione della minoranza dem dal Nazareno. "Spero proprio di no - dice a Fazio - sarebbe un errore da parte di tutti e anche da parte di chi lo dirige se la favorisse".

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