Altro che "spese pazze": "Il fatto non sussiste" E Rixi ora viene assolto

Il processo bis ha ribaltato le condanne di primo grado. Rixi e gli altri imputati sono stati assolti perché "il fatto non sussiste"

Altro che "spese pazze": "Il fatto non sussiste" E Rixi ora viene assolto

La seconda sezione della Corte d'Appello di Genova ha assolto Edoardo Rixi, ex capogruppo in consiglio regionale della Lega, e tutti gli altri imputati condannati in primo grado per le cosiddette "spese pazze" relative ai bilanci degli anni compresi tra il 2010 e il 2012 perché "il fatto non sussiste".

Le accuse per i consiglieri regionali di tutti gli schieramenti erano, a vario titolo, peculato e falso per i rimborsi ottenuti. In particolare, gli imputati erano stati accusati di aver speso migliaia di euro, ovvero soldi pubblici destinati all'attività dei gruppi, per scopi privati o per attività di partito, come cene, pranzi, viaggi, regali. Per i giudici d'appello, però, "il fatto non sussiste".

Tra gli imputati figurava anche Rixi, ex capogruppo leghista in consiglio regionale, ex viceministro alle Infrastrutture, ora deputato e segretario regionale del partito guidato da Matteo Salvini. In primo grado, con sentenza del maggio 2019, Rixi era stato condannato a 3 anni e 5 mesi di reclusione. "Un'assoluzione che conferma quanto sostengo dal primo giorno: il mio comportamento si è sempre distinto per lealtà e correttezza. Il mio obiettivo rimane quello di lavorare senza sosta al servizio della mia regione e del mio Paese". È quanto ha scritto Rixi in un messaggio pubblicato su Facebook subito dopo l'assoluzione nel processo bis sulle "spese pazze" in consiglio regionale della Liguria.

Soddisfazione per la sentenza è stata espressa anche da Matteo Salvini.''Assolti in appello Edoardo Rixi e Francesco Bruzzone.

Sono molto felice per loro e per gli altri imputati, sottoposti per troppo tempo a polemiche e fango, e per questo costretti anche a rinunciare a incarichi che avrebbero meritato per competenza e onestà", ha affermato il leader leghista che ha aggiunto che "giustizia è fatta, ma ci aspettiamo le scuse dei giustizialisti di professione". "Ora avanti tutta, più forti di prima'', ha infine annunciato Salvini.

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