Corto circuito. In base alle prime acquisizioni dell'inchiesta in corso a Parigi, rilanciate da fonti della polizia citate dai media francesi, è stato «molto probabilmente un corto circuito» la causa dell'incendio della cattedrale di Notre-Dame.
È l'ultimo elemento che emerge dall'indagine in corso a Parigi nel giorno in cui Emmanuel Macron riceve all'Eliseo una delegazione dei vigili del fuoco di Parigi, che hanno combattuto per 15 ore contro le fiamme per salvare la cattedrale di Notre-Dame. Il capo dello stato aveva salutato martedì, intervenendo in televisione, «gli eroi» che hanno lottato per 15 ore contro le fiamme. «Il Paese e il mondo intero ci hanno osservati e voi siete stati esemplari», «siete stati l'esempio perfetto di ciò che noi dobbiamo essere». Grazie ai vigili del fuoco, «il peggio è stato evitato», ha sottolineato anche il ministro della Cultura del governo di Parigi, Franck Riester, che ha ricordato come, anche grazie al loro aiuto, tutte le opere sono state salvate: «Il tesoro, ossia la Sacra Corona e la tunica di San Luigi, sono stati messi in salvo al Louvre. E a partire da domani (oggi, ndr) verranno prelevati i grandi dipinti (grands Mays) che si trovano nella navata e nelle cappelle. Sono stati esposti al fumo, alla polvere e all'umidità. A partire da domani (oggi, ndr), se i vigili ci dicono che si può intervenire, saranno prelevati e messi in sicurezza». «L'umanità non ha perso nulla in termini di opere artistiche, se non per la guglia, opera architettonica, la volta e la struttura in legno».
Quanto alla solidità della cattedrale, resta il rischio di crollo per tre punti sensibili dell'edificio, anche se «la struttura centrale è fuori pericolo». Sempre ieri, davanti all'Hotel de Ville, si è svolta una cerimonia organizzata dal municipio della capitale francese in onore di tutti coloro che hanno partecipato alle operazioni di spegnimento dell'incendio e messa in sicurezza delle opere d'arte custodite nella cattedrale, tra questi agenti della polizia municipale e agenti di polizia.
Intanto il rettore della cattedrale parigina, monsignor Patrick Chauvet, ha annunciato che sul sagrato della cattedrale di Notre-Dame devastata da un incendio sorgerà una cattedrale provvisoria in legno per accogliere turisti e fedeli. «Voglio che sia un luogo bello, un po' simbolico, attraente», ha detto il rettore, come riporta l'Osservatore Romano, spiegando che la struttura provvisoria servirà per accogliere fedeli e turisti. «Intanto - ricorda ancora il quotidiano d'Oltretevere - restano forti preoccupazioni per il rischio crolli.
Secondo il comandante dei pompieri, Gabriel Plus, «c'è una minaccia sulle ghimberghe», i frontoni triangolari sui lati della cattedrale che una volta venivano sorretti dal tetto e che ora sono a cielo aperto. Secondo il parere di alcuni esperti, le ghimberghe potrebbero dunque «essere in parte rimosse, per evitare che il loro crollo crei ulteriori danni, soprattutto al prezioso rosone».
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