Non si dà pace Vittorio Sgarbi per il quadro sequestrato a Zurigo a un avvocato di Pesaro. L'opera è stata attribuito a Leonardo Da Vinci, ma per il critico d'arte si tratta di "una patacca, una ciofeca".
Come riporta il sito de Il Ducato di Urbino, Sgarbi critica sia il sequestro dell'opera sia l'attribuzione dall'esperto Carlo Pedretti al genio fiorentino. "È un mio caro amico - ci tiene a precisare - ma questa volta sbaglia. È un formidabile studioso di carte, ma rispetto ai dipinti è un gatto nero cieco in una notte senza luna".
Sgarbi critica magistrati e forze dell'ordine per aver sprecato (inutilmente) tempo e forze nel recupero del presunto quadro di Isabella d'Este. "Poteva consultarsi con me prima di promuovere un simile intervento - tuona il critico d'arte - un magistrato che insegue una mostruisità del genere ha tempo da perdere e spreca i nostri soldi - insiste - È una ciofeca come Marino sindaco di Roma e Magalli presidente della Repubblica". Ma non si ferma qui.
È un fiume in piena: "L'opera ha il limite di essere bruttissima, è come se Rosy Bindi venisse spacciata per Naomi Campbell". Ne ha anche per il magistrato, "un uomo che perde tempo a corteggiare la Bindi è un pervertito".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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