La sorpresa non è che Frontex scopra ora il rischio di infiltrazioni terroristiche tra i migranti. La sorpresa è che quelle infiltrazione si siano realizzate nonostante Frontex le avesse già previste due anni fa. Quindi buttate pure nel cesso «Risk Analysis for 2016», il rapporto annuale fresco di stampa dell'agenzia europea per le frontiere in cui si ricorda come due attentatori di Parigi siano entrati in Europa al seguito dei migranti.
Che la fiumana in arrivo da Libia e Turchia fosse un occasione imperdibile per qualsiasi terrorista diretto in Europa l'abbiamo detto più volte. E più volte abbiamo ricordato il comodo viaggio in auto dalla Grecia al Belgio del terrorista Salah Abdeslam e di due suoi compari lungo la rotta balcanica. Se cercate una vera sorpresa leggetevi invece l'edizione di Risk Analysis del 2014. Scoprirete così che tutto era già previsto, ma nessuno ha mosso un dito. «I combattenti stranieri (gli europei andati con l'Isis, ndr) potrebbero usare le rotte dell'immigrazione irregolare o le reti dei suoi facilitatori se i rischi e i costi sono bassi rispetto all'opzione di un viaggio legale», avverte nel 2014 Frontex aggiungendo che i jihadisti partiti per la Siria possono tornare in Europa «ideologicamente e militarmente addestrati e porre una minaccia terroristica».
E allora come mai nessuno ha riletto quelle righe ad una Angela Merkel con i lucciconi che a settembre invocava un'accoglienza senza limiti e senza controlli? E come mai nessuno l'ha mai ricordato ad un governo Renzi che tra il 2014 e il 2015 rinunciava, nel
nome del più scellerato buonismo, ad identificare le centinaia di migliaia di disgraziati sbarcati sulle nostre coste? Ma soprattutto se i primi fregarsene di Frontex sono l'Europa ed i suoi governi che la paghiamo a fare?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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