C'è il sì della Parlamento all'invio di armi ai curdi peshmerga, come proposto dal governo
Con 56 sì e 12 no, le commissioni Esteri e Difesa della Camera hanno infatti dato il via libera alla risoluzione che sostiene l’invio di armi ai curdi contro l’Isis. Stesso esito al Senato dove il via libera è giunto con 27 voti favorevoli e 4 contrari. Contrari M5S e Sel
L’invio di armi ai peshmerga "si configura come cessione da Stato nazionale ad autorità regionale autonoma attraverso le autorità del governo iracheno", ha spiegato il ministro degli Esteri Federica Mogherini, "Questa è la configurazione che l’Italia ha scelto di seguire per fare le cose per bene". Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, ha chiesto poi "forme di controllo tese ad assicurare che la consegna del materiale sia effettuata nelle mani di interlocutori che rappresentano articolazioni governative nonchè a garantire un utilizzo assolutamente proprio del materiale, evitando che esso possa essere impiegato da attori terzi o per finalità diverse da quelle di autodifesa e protezione delle popolazioni cui sono destinate".
Nei prossimi giorni, quindi, l’Italia invierà ai combattenti curdi armi leggere, tra cui mitragliatrici che usavano le nostre forze
armate e che non usano più, munizioni e razzi anticarro. "Questa battaglia noi la vinceremo, voi la vincerete", promette il premier Matteo Renzi durante l’incontro con il governatore curdo Massoud Barzani a Erbil.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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