Allarme rosso, anzi verde-azzurro, a Bologna per il premier Matteo Renzi. Altro che bis del Pd, il sindaco uscente Virginio Merola perde terreno nei sondaggi, e intravede, più o meno, il ballottaggio, altro che la vittoria a primo turno che il premier sperava almeno nella piazza tradizionalmente rossa. Secondo un sondaggio pubblicato da Affaritaliani.it Merola non arriva nemmeno al 43%, ben lontano dunque dalla soglia del 50%. Al contrario di Lucia Borgonzoni, la candidata della Lega appoggiata da tutta la coalizione, che avrebbe recuperato punti su punti arrivando al 38,5%. Brutto segnale, bruttissimo.
Bologna non è sotto i riflettori come Roma e Milano. Ma uno schiaffone nella rossa Emilia, che già nel 1999 ha voltato le spalle alla sinistra eleggendo sindaco Giorgia Guazzaloca, non farebbe affatto bene a Renzi e alla sua campagna per il referendum di ottobre, di cui le amministrative sono l'anteprima.
Contro la reconquista del municipio da parte del Pd giocano vari fattori: l'unità del centrodestra sul nome della Borgonzoni; il fuoco amico della sinistra radicale che corre con un proprio candidato, Federico Martelloni; e la forza dei grillini, che con Massimo Bugani non sfondano ma sono oltre il 15%.
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