"L'omicidio, poi piadina con l'amica di Ilaria". E si indaga su altri due complici di Samson

Per la gip non può aver agito da solo. Le tracce dei cellulari

"L'omicidio, poi piadina con l'amica di Ilaria". E si indaga su altri due complici di Samson
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Omicidio Ilaria Sula. Mark Anthony Samson non può aver fatto tutto da solo. È la convinzione del gip, Antonella Minunni, che ha convalidato il fermo dell'assassino della studentessa di 22 anni, sgozzata la mattina del 26 marzo nel suo appartamento al quartiere Africano. Se la madre, Nors Manlapaz, ha contribuito a pulire la camera da letto e a chiudere Ilaria avvolta in due sacchi della spazzatura nel trolley, chi ha aiutato a caricare il cadavere nell'auto e a portare il corpo fino al monte Guadagnolo, vicino Poli?

Le indagini della squadra mobile si concentrerebbero sull'eventuale ruolo avuto da una coppia di amici di Mark Anthony, Maher Mahmoud Abouzeid, 23 anni, e Kevin Joshwell Fronda Caraig, 22 anni. La mattina del 26 marzo e fino alle 10,19 quando viene spento, il cellulare di Ilaria aggancia la cella di via Tripoli, quella relativa all'abitazione dei Samson in via Homs. Si riaccende alle 14,36, quando si connette con una cella di Monte Porzio Catone. Samson e il cadavere di Ilaria sono già nel territorio dove verrà ritrovata una settimana dopo. Alle 17,26 lo smartphone si collega con le antenne del cimitero di Zagarolo per impegnare nuovamente quelle di Roma alle 17,49. Mark è tornato. Inizia la sceneggiata con il cellulare di Ilaria nelle mani. Contatta un'amica della ragazza, Maria Sofia. Non le racconta nulla, finge di non sapere dov'è andata Ilaria. Con Maria Sofia mangia una piadina. Come se niente fosse organizza un viaggio a Bologna dal suo ragazzo, una sorpresa per il suo compleanno.

Le tre coinquiline di Ilaria mettono a verbale che il giorno della scomparsa, nel pomeriggio, Mark Anthony, approfittando della sua assenza, si presenta da loro e accende il pc portatile di Ilaria. Non solo. Fotografa le schermate delle chat di Ilaria con un ragazzo conosciuto su Tinder, Alessandro. Cerca di portarsi via il computer ma le compagne di stanza glielo impediscono. Fino al 1° aprile Samson accende e spegne il cellulare della vittima, inviando messaggi. Per spegnerlo definitivamente alle 00,40 dello stesso martedì. Il telefono aggancia più volte le celle della zona dove abitano i suoi due amici, San Giovanni. Possibile che nemmeno a loro confida quanto accaduto? Alle 3 della notte precedente il fermo Mark Anthony è in loro compagnia, a Tor Marancia.

L'indagine della squadra mobile prosegue per accertare l'eventuale coinvolgimento dei due amici nell'occultamento del cadavere. Oggi è previsto un nuovo sopralluogo della polizia nel seminterrato di Mark Anthony. Un soggetto pericoloso, capace di reiterare il reato e di nascondere prove, dal «comportamento freddo e razionale - si legge nell'ordinanza del gip -, dal forte autocontrollo e lucidità. Soprattutto nella fase successiva all'omicidio. Nonostante avesse detto di non riuscire a vivere senza Ilaria e di non immaginare una vita senza di lei, dopo averla brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere, riesce a rientrare nella normalità sin da subito.

Mangia con un'amica, parla dei problemi con Ilaria, che aveva ucciso poco prima, disquisisce di questioni superficiali e banali. Non si pone alcuno scrupolo nell'inviare al padre della ragazza messaggi per illuderlo che Ilaria fosse ancora viva».

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