«Sarà un uomo libero. Grazie a chi si è mobilitato per lui». Stella, la moglie di Julian Assange esulta. La liberazione sarà ufficializzata oggi, non appena l'accordo sarà convalidato dal sistema giudiziario americano. «C'è un accordo di principio tra Julian e il dipartimento di Giustizia, che deve essere convalidato da un giudice nelle Isole Marianne» spiega Stella Assange. La sua felicità si rispecchierà nei volti dei figli, di 5 e 7 anni (concepiti in segreto durante il periodo di carcere), che non hanno mai avuto l'occasione di conoscere il padre. Stella ha detto ai bambini che ci sarà una sorpresa per loro. È andata all'aeroporto con la scusa di andare a visitare dei parenti. Aeroporto dove arriverà invece Assange con un volo costato 500mila dollari, una somma ingente, per cui è già cominciata una raccolta fondi. Stella ha inoltre lanciato un hashtag su X: «Per favore seguite tutti #AssangeJet, dobbiamo avere tutti gli occhi sul suo volo nel caso che qualcosa vada storto» per prevenire qualsiasi tipo di pericolo durante il viaggio del marito, che non può viaggiare sulle linee commerciali. Nella vicenda Assage, Stella ha avuto un ruolo fondamentale e ha sostenuto il marito in ogni modo.
Avvocato, ha incontrato Julian quando nel 2011 è stata assunta nel team legale dell'attivista e si è impegnata a impedire la sua estradizione in Svezia con l'accusa (poi ritirata) di violenza sessuale. Stella fa parte del team legale per tutta la sua prigionia, compreso il periodo in cui l'attivista si è rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra e poi nella prigione britannica di Belmarsh.
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