Matteo Salvini arriva in Sicilia e puntuale scatta la contestazione. Fischi, urla, striscioni di insulti, tutto (purtroppo) come da copione.
Scene simili si erano già viste in altre parti della Penisola, sopratutto in Toscana. Stavolta, però, le contestazioni riservate al segretario del Carroccio hanno anche un (ben poco) onorevole endorsement: quello della deputata catanese Giulia Grillo, omonima dell'ex comico, cui però non è legata da alcun rapporto di parentela.
In un post sulla propria pagina Facebook, la parlamentare grillina pubblica un video delle contestazioni di Marsala con l'ironica didascalia "la calda accoglienza dei siciliani per Salvini". Poi aggiunge velenosa: "dispiace che non sia riuscito a scendere dalla macchina". Una frase ambigua, che suona più come un "peccato che non sia sceso per prendersi ancora più fischi" che non come un sincero rammarico per il mancato comizio del leghista.
A leggere i commenti, pare proprio che i follower della Grillo abbiano sposato la prima tesi: "Povero, falso, buffone - sono le parole più gentili rivolte al segretario del Carroccio - Brava Marsala, Salvini furfante indegno". E via con un florilegio di insulti e minacce, con qualcuno che arriva ad ammettere candidamente: "E gli è andata pure bene senza linciaggio".
Considerando che
un paio di manifestanti sono anche arrivati alle minacce fisiche e che Salvini in passato è già stato oggetto di vere e proprie aggressioni squadriste, domandiamo all'onorevole Grillo: era proprio il caso?
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