M5S, votazioni concluse: domani l'incoronazione di Di Maio

Alle 12 di venerdi chiuse le votazioni sul sistema Rousseau per la scelta del candidato premier del Movimento 5 stelle. Alle 19 di sabato la proclamazione del vincitore: Luigi Di Maio sarà "incoronato" candidato premier

M5S, votazioni concluse: domani l'incoronazione di Di Maio

Operazioni di voto concluse sulla piattaforma Rousseau, per la scelta del candidato premier del Movimento 5 stelle. L’annuncio del vincitore, che salvo incredibili sorprese sarà Luigi Di Maio, avverrà sabato a Rimini, alle 19, durante la kermesse "Italia 5 stelle", che si apre oggi. La chiusura delle votazioni era prevista per giovedi sera alle 19 ma è stata prolungata due volte (fino alle 23 di ieri e poi fino a mezzogiorno di oggi) a causa di alcuni problemi sul sistema informatico, ufficialmente per l’alta affluenza di utenti. In corsa, oltre al già citato Di Maio, ci sono anche Vincenzo Cicchetti, Elena Fattori, Andrea Davide Frallicciardi, Domenico Ispirato, Gianmarco Novi, Nadia Piseddu e Marco Zordan. Quella di Di Maio, com'è stato già ricordato, è una corsa solitaria, perché i suoi concorrenti sono "perfetti sconosciuti".

Sui social network serpeggia il malumore. Perché va bene ogni stranezza, ma una "gara finta", con uno solo candidato conosciuto - e quindi in grado davvero di vincere - urta con il principio stesso di "democrazia diretta". Non tutti protestano apertamente, però. C'è anche chi preferisce il silenzio, in attesa di vedere ciò che accadrà. Difficile, molto difficile, che a Rimini vada in scena una protesta organizzata. Anche se non è da escludere che qualcuno, isoltamente, provi ad alzare la voce.

La kermesse di Rimini, dopo la proclamazione del candidato vincitore (o per meglio dire l'incoronazione di Di Maio) proseguirà fino a domenica, nel tardo pomeriggio (la chiusura dei lavori è prevista alle 19). Da quel momento inizierà la lunga marcia di Di Maio in vista delle elezioni. Dovrà preparare la squadra di governo e soprattutto la prossima campagna elettorale. Anche se, con le regionali in Sicilia, di fatto la campagna è già in corso.

"Ringraziamo tutti gli iscritti che hanno partecipato e che hanno consentito un record mondiale - si legge sul blog di Beppe Grillo -: il primo candidato premier di una forza politica scelto e votato interamente in Rete. Non è stato facile, anche considerati i vili attacchi hacker di quest'estate che ci hanno fatto sudare sette camicie in agosto per innalzare la sicurezza e l'affidabilità del Sistema Operativo. Ma visto il risultato di oggi, non si può che essere soddisfatti. Quindi ringraziamo anche tutti i tecnici che hanno sacrificato le loro meritate vacanze, affinché oggi potessimo celebrare quest'ulteriore passo in avanti della democrazia diretta online". "Nelle giornate di ieri e oggi -si legge sul blog - abbiamo notato dei tentativi di attacchi, simili ai precedenti, che sono stati respinti. La nostra casa era difesa come una fortezza e le nostre telecamere di sicurezza virtuali hanno registrato tutte le tracce lasciate utili per la loro identificazione, che saranno prontamente girate alla polizia postale. Ringraziamo infine tutti i candidati".

"Una nota di demerito va ai media, ai giornalisti, ai commentatori, agli opinionisti, ai soloni dell'informazione che dall'alto delle colonne dei loro giornali che non compra più nessuno e dall'alto dei loro talk e tg che registrano sempre meno ascolti, si sono messi a giudicare e denigrare, mossi unicamente da fini politici e senza la cultura di base minima per capire quello che abbiamo realizzato. 'Immaturi', 'caos', 'truffatori', 'verticisti', sono solo alcuni degli insulti che ci hanno rivolto. Ci siamo abituati, non ci scalfiscono", attacca l' M5S. "La notizia è che tutti hanno avuto la possibilità di candidarsi (e nessuno è stato spinto a farlo per costruire competizioni farlocche) e tutti hanno avuto la possibilità di votare. La notizia è che non c'erano correnti che si confrontavano, ma persone che si proponevano.

La notizia è che siamo proiettati nel futuro, non rivolti al passato. Se questo - concludono i 5 Stelle - sia un bene o un male, lo decideranno gli elettori al momento del voto, non certo chi deve compiacere l'editore o il politico di riferimento".

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