Madame, ma non Signora

Uno sfogo è uno sfogo e di certo non vale troppo clamore. Però Madame, che è l'artista italiana più rampante del momento, 19 anni, rapper/trapper di talento, neo fenomeno pop dopo Sanremo, ieri avrebbe potuto evitarselo

Madame, ma non Signora

Uno sfogo è uno sfogo e di certo non vale troppo clamore. Però Madame, che è l'artista italiana più rampante del momento, 19 anni, rapper/trapper di talento, neo fenomeno pop dopo Sanremo, ieri avrebbe potuto evitarselo. Riassunto. Forse esasperata dalle attenzioni di un fan, ha twittato testuale: «Se non hai ascoltato il disco o se non hai preso il cd o il biglietto, se non hai fatto NULLA per me non farmi alzare mentre mangio per una foto. Perché io sono Madame 24h solo per chi mi usa per la musica, per il resto sono una scorbutica veneta». Apriti cielo. I social sono subito diventati due curve ultras. Da una parte quelli che brava, giusto, così si fa. Dall'altra tutti gli altri, che definire un po' delusi è dir poco. Quindi pioggia di meme, emoticon e battute con sarcasmo ad alzo zero. Risultato: dibattito aperto e tweet cancellato dopo poco. Ovvio, un tweet è come un abito: non fa il monaco e bisogna andare oltre prima di stroncare o attaccare. Però è anche vero che ci sono abiti che sono sbagliati. Madame, al secolo Francesca Calearo dalla provincia di Vicenza, ha indossato per un pomeriggio (si spera solo uno) l'abito sbagliato. La sua discografica, che è l'illuminata Caterina Caselli, ripete spesso che non bisogna mai sottovalutare il pubblico perché, senza pubblico, puoi essere anche bravissimo, ma nessuno ti conosce. E nel pubblico c'è pure chi ti riconosce ma non conosce i tuoi dischi e comunque ti chiede l'autografo. Le superstar che restano nei decenni accettano il compromesso, magari controvoglia, magari borbottando. Ho visto Mick Jagger alzarsi da tavola e firmare autografi e foto dopo 40 anni e più di carriera. Mick Jagger dei Rolling Stones che hanno debuttato nel 1962, mica ieri. Vasco Rossi firma autografi e fa selfie anche a chi non ha mai comprato il suo disco o non lo ha mai visto dal vivo. Gino Paoli racconta che una volta ha firmato un autografo a un fan che credeva fosse Gianni Morandi.... Lo sfogo di Madame è forse la conseguenza perversa della popolarità fulminea, non costruita passo passo cercando, sudando, sognando il pubblico concertino dopo concertino, disco dopo disco. Ora la frenesia impalpabile dei social espone i nuovi eroi del pop a una pressione senza precedenti.

Ma i social sono un meccanismo perverso che, se si accetta, si accetta con i pro (tantissimi) e i contro (un po'). Per Madame stavolta è un no. Per essere una star, deve essere Madame h24 con tutti. E non solo quando fa comodo.

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