Non si placano nel tensioni tra gli alleati del governo giallo-verde, ma il vicepremier grillino è convinto che l'esecutivo andrà avanti per altri quattro anni. Lo ha ripetuto lui stesso nel corso di un'intervista al Corriere. "Per noi il governo va avanti se fa le cose per gli italiani e se agli italiani dice la verità - ha spiegato Di Maio -. Francamente non vedo litigi, vedo solo continui attacchi al M5S. Una volta sul salario minimo, un'altra sull’Europa, è un continuo e mi dispiace, ma se si fanno le cose per il Paese il governo va avanti quattro anni".
Ma la Lega attacca gli alleati minacciando la crisi di governo e dicendo che "Cinquestelle e Pd da due giorni sono già al governo insieme, per ora a Bruxelles. Tradendo il voto degli Italiani che volevano il cambiamento". Di Maio però non ci sta e tuona: "Non posso tollerare un attacco frontale di questo tipo ai 5 stelle. Dire che governiamo con il partito di Bibbiano è falso e ingiusto. Se la Lega vuole far cadere il governo lo dica chiaramente e se ne prenda la responsabilità", ha dichiarato in una diretta Facebook.
"Io non dico che abbiamo fatto male per l'Italia in questi mesi - ha continuato il 5S -, ogni giorno cerco di portare a casa i risultati ma con questo clima si fa male al Paese e quando si minaccia di far cadere il governo il risultato è che gli investitori non investono, perché si ritrovano un clima di incertezza e attendono il governo successivo". Poi un appello: Salvini "scelga tra l'interesse del suo partito e quello del Paese, ma così non si può andare avanti".
Intanto le tensioni (il pentastellato ci tiene a dire che non si tratta di scontri) vanno avanti. A scuotere il governo in queste ultime ore ci ha pensato la nomina di Ursula von del Leyen. "Siamo stati attaccati ingiustamente. Dovrebbe chiedere alla Lega perché ha cambiato idea all’ultimo minuto. Dovrebbe chiedere loro perché hanno attacco noi e non Orbán, che sono loro alleati e hanno votato la von der Leyen", ha affermato Di Maio. "Abbiamo sempre detto che il voto delle Europee è stato chiaro e spetta alla Lega la nomina del commissario - ha spiegato al Corriere -. Se ora sono in grado di farselo nominare un commissario, dopo essersi isolati in Europa, ben venga. Altrimenti gli diamo una mano. La responsabilità è della Lega: hanno vinto le elezioni, ora sono loro prima degli altri a dover dimostrare qualcosa agli italiani".
"Il rischio della Lega è di isolare l'Italia, di essere come quei Paesi che se ha bisogno di aiuto resterà isolato come è stato per la Grecia. Ora però la Lega vuole il Commissario Ue. Ti isoli e voti contro il presidente della Commisione ma poi chiedi di aver un leghista come suo vice", ha poi precisato il vicepremier M5S a Uno mattina.
Il leader dei 5S è poi intervenuto sul tema dei presunti fondi russi alla Lega spiegano che vorrebbe Salvini in Aula. "Questo sarebbe valso anche per qualsiasi esponente del Movimento 5 Stelle - ha sottolineato il grillino -. Avremmo chiesto lo stesso. Andare in Aula tra l'altro è anche un'occasione per dire la propria". "Se avessi avuto il minimo sospetto che Lega avesse preso soldi dalla Russia non starei al governo con loro", ha poi aggiunto a Uno mattina.
Infine l'agenda di governo con autonomia, flat tax e salario minimo.
"Sull'autonomia ci rivediamo per sciogliere gli ultimi nodi, sulla flat tax siamo tutti d'accordo e siamo sicuri che la Lega la porterà nella legge di Bilancio come promesso - ha spiegato Di Maio al quotidiano -.Aspettiamo di vedere il piano, ma non ho motivo di dubitare. Certo mi auguro che per farla non si tolgano soldi agli italiani, sarebbe paradossale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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