Di Maio in pressing su Conte: "Conte chiederà le dimissioni"

Il vicepremier grillino mette nel mirino il premier: "Deve chiedere a Siri di lasciare". E riesplode ancora lo scontro col Carroccio

Di Maio in pressing su Conte: "Conte chiederà le dimissioni"

Lo scontro su Siri non si spegne. Ancora altissima tensione tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega. Al centro dello scontro la richiesta da parte dei pentastellati delle dimissioni del sottosegretario del Carroccio indagato. Da un lato ci sono i 5 Stelle che vanno in pressing per ottenre un passo indietro dal sottosegretario, dall'altro c'è la Lega che lo blinda e che porva a respingere l'ondata di giustizialismo messa in campo dai ministri grillini. Da giorni Di Maio e Salvini litigano su questo tema e lo scontro potrebbe mettere a repentaglio la tenuta dello stesso esecutivo. E così Luigi Di maio decide di rincarare la dose e in un'intervista al Corriere della Sera mette nel mirino proprio il premier Conte che dovrà decidere sulle dimissioni del sottosegretario. I Cinque Stelle chiedono al premier la linea dura e Di Maio su questo punto non usa giri di parole: "Questo attaccamento alla poltrona non lo capisco. Gli abbiamo chiesto un passo indietro. Continui a fare il senatore, non va mica per strada. Parliamo tanto di lotta ai delinquenti e quando un politico è indagato per corruzione stiamo zitti? Eh no, non funziona così. Dove è la coerenza? Certo che Conte dovrebbe spingerlo alle dimissioni. E lo farà, ne sono sicuro".

Insomma dal Movimento è scattato l'ordine su Conte: "Fai dimettere Siri". Il premier molto probabilmente inconterrà lo stesso Siri e solo dopo un colloquio prenderà una decisione. Una decisione che però rischia di far saltare il banco. I rapporti tra Lega e Cinque Stelle sono tesissimi e non si esclude nemmeno un ritorno alle urne. Di Maio poi torna ancora sull'indagine e chiede informazioni al Carroccio sui rapporti con Paolo Arata: "Di Salvini mi fido, meno di chi gli sta intorno. Mi riferisco a questo Paolo Arata che avrebbe scritto il programma sull’energia della Lega, che lo propose alla guida dell’Autorità Arera e che, per le inchieste, è il faccendiere di Vito Nicastri, vicino alla mafia. Credo che la Lega debba prendere le distanze da lui e chiarire il suo ruolo, visto che il figlio è stato assunto da Giorgetti".

Infine manda un messaggio a Salvini: "Secondo il vicepremier sulla vicenda deve rispondere ai cittadini, non a noi. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo, togliendo le deleghe a Siri". Insomma lo scontro adesso è aperto. Conte è sotto pressione e gli esiti di questo braccio di ferro potrebbero essere imprevedibili...

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica