Due giorni fa a Porta a Porta Luigi Di Maio si era un po’ sbilanciato sulla legge di Bilancio che il governo gialloverde si appresta a licenziare. Reddito di cittadinanza e addio alla Fornero, assicurò il leader grillino a Bruno Vespa, avrebbero permesso di "abolire la povertà". Con decreto.
La dichiarazione del vicepremier grillino provocò subito ilarità e commenti. Difficile che una legge di Bilancio, un decreto o un Def possano risollevare i milioni di italiani che vivono sotto la soglia di povertà. Certo, sarà un’esagerazione mediatica. Ma le parole contano.
E così oggi, quando Matteo Salvini è arrivato in Prefettura a Milano per il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, i cronisti gli hanno chiesto se è davvero possibile “abolire la povertà” come detto dal collega di governo, Di Maio. In fondo Lega e M5S ieri hanno strappato un deficit al 2,4%, mettendo nell’angolo Tria e aprendo un fronte di scontro con l’Europa che sembra già essere pronta a dire la sua sui conti italiani.
Il leader della
Lega, sorridendo, ha risposto così alla provocazione: "Mi piacerebbe abolirla. Mi piacerebbe abolire anche il cattivo tempo e i pareggi del Milan a tempo scaduto, però purtroppo per decreto non ci riesco".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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