Si scava nelle vite private di Michelle e O.S.D. e si passano al setaccio le chat sui cellulari per far luce sul rapporto che avevano e dissipare le ombre che offuscano ancora la verità. I pm hanno affidato una consulenza tecnica anche sul telefono della vittima, trovato nell'appartamento di via Dusmet, a Roma, dove è stata massacrata.
L'obiettivo è cercare di capire che tipo di legame avessero i due diciassettenni attraverso l'analisi delle chat. La famiglia della vittima, ma anche gli stessi inquirenti, non credono fino in fondo al movente del delitto scaturito da un debito per droga di una trentina di euro e chi indaga vuole accertare, anche grazie ai risultati dell'esame autoptico che verranno consegnati nei prossimi giorni, a che ora risale il decesso e se la morte sia sopraggiunta in pochi minuti o sia stata una lunga agonia, come si sospetta e come ha raccontato l'assassino. Da ieri il giovane deve rispondere, oltre che di omicidio, anche di occultamento e vilipendio del cadavere. Attualmente è detenuto nel carcere di Casal del Marmo, accusato di avere ucciso la minore con almeno sei coltellate, mentre Michelle cercava di difendersi. C'è anche il sospetto che l'aspirante trapper abbia chiamato qualcuno, prima e dopo il delitto, per chiedere di aiutarlo a disfarsi del corpo. Ipotesi, che potrà essere confermata proprio dal tabulato e dall'analisi del cellulare di O.S.D. «La droga non c'entra nulla - ha detto ancora una volta Daniela, la mamma della vittima -. E allo stesso modo non credo che sia stata uccisa per un prestito irrisorio. Prestava i soldi a chiunque ne avesse bisogno e non li chiedeva mai indietro. Non aveva il valore dei soldi. E è impossibile che quel ragazzo abbia fatto tutto da solo. Michelle era bella robusta, lui mingherlino».
«Ma quali 20 euro, qui si parla di un debito di 1500 euro» ha detto Lavini, un'amica di Misci. Lei lo aveva conosciuto una sera e poi hanno iniziato a scriversi sui social. A me lui non piaceva, Misci diceva che era a posto, ma non ne parlava molto». Alla fiaccolata partita dal liceo Gassman ieri c'era tutto il quartiere, stretto attorno a nonno Elio, a mamma Daniela e a Flavio, il fidanzato della vittima.
Tutti sotto un cielo di palloncini con scritto «sempre con noi» mentre in tutte le parrocchie di Primavalle venivano celebrate Sante Messe in suffragio. Domani alle 11, invece, a Santa Maria della Presentazione, si terranno i funerali celebrati dal vescovo Baldo Reina.
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