L’Italia ha subito manifestato solidarietà nei confronti di Beirut dopo la terrificante esplosione avvenuta nella zona del porto che ha devastato la capitale libanese. Il premier Giuseppe Conte ha fatto sapere che "le terribili immagini che arrivano da Beirut descrivono solo in parte il dolore che sta vivendo il popolo libanese. L'Italia farà tutto quel che le è possibile per sostenerlo. Con la Farnesina e il ministero della Difesa stiamo monitorando la situazione dei nostri connazionali". Molti messaggi di vicinanza inviati da tutto il mondo alla popolazione del Paese dei Cedri: non è mancato, però, un errore a dir poco clamoroso compiuto dal sottosegretario agli Affari esteri, il grillino Manlio Di Stefano. "Con tutto il cuore mando un abbraccio ai nostri amici libici. Lo abbiamo già detto e lo ripeto anche io, l’Italia c’è ed è pronta a dare tutto l’aiuto possibile. Coraggio", ha scritto su Twitter l’esponente pentastellato.
Il sottosegretario ha confuso Libano con Libia, inviando idealmente un abbraccio ad una popolazione che, seppur colpita da altri gravi problemi, non è coinvolta nella catastrofica esplosione avvenuta ieri. Un errore del genere può capitare ma fa un certo effetto sapere che a compierlo è un sottosegretario agli Affari esteri che, tra l’altro, con la delega sull’Asia.
"Libici" al posto di libanesi. Tweet già cancellato e riscritto. Sottosegretario di Stato #M5S. Agli Affari esteri. Delega Asia.
— nonleggerlo (@nonleggerlo) August 4, 2020
(Via @claudversion) #Beirut #DiStefano #geofail5S pic.twitter.com/S5YdIPsnUv
Il tweet è stato subito cancellato e sostituito con la versione corretta ma la gaffe non è passata inosservata tanto che sul sociale sono piovute critiche e battute contro Di Stefano. "C’è poco da scherzare con queste cose, ho sbagliato a scrivere, i morti invece restano. Mi spiace davvero per quanto accaduto, che tragedia immane", ha poi sottolineato il pentastellato ammettendo l’errore. "Lo abbiamo già detto e lo ripeto anche io - ha poi dichiarato il grillino- l’Italia c’è ed è pronta a dare tutto l’aiuto possibile. Coraggio".
Con il passare delle ore, la situazione a Beirut si sta aggravando sempre più. Sono oltre 100 i morti e 4mila i feriti secondo la Croce Rossa libanese. Ma il bilancio è ancora provvisorio. Media locali, infatti, parlano anche di centinaia di dispersi sotto le macerie. Sono almeno tre, secondo l'emittente Al Jazeera, gli ospedali distrutti dalle esplosioni e due quelli gravemente danneggiati. Timori per la presenza nell’aria di sostanze nocive.
Anche per questo il ministro della salute libanese, Hamad Hasan, ha consigliato a chiunque possa di andare via da Beirut. Hasan, citato dai media locali, afferma che materiali pericolosi sprigionatisi nell'aria dopo le deflagrazioni potrebbero avere effetti a lungo termine mortali.
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