Altri tre mesi in Italia. La Corte suprema indiana ha concesso oggi una proroga a Massimiliano Latorre. Il fuciliere di marina è rientrato in Italia per curarsi, dopo avere sofferto lo scorso 31 agosto di una leggera ischemia.
Un "permesso" di quattro mesi concesso dalle autorità di New Delhi al 47enne marò, operato il 5 gennaio a Milano per un'anomalia cardiaca al Policlinico di San Donato, prima che - il 12 - scadesse il periodo concesso dagli indiani, poi esteso di quattro giorni.
Il governo italiano aveva già chiesto che la permanenza in Italia venisse prolungata, citando ragioni umanitarie. Oggi l'Istituto neurologico Carlo Besta di Milano, dove era ricoverato, ha dimesso il fuciliere di marina. Resta necessario "un attento monitoraggio nelle prossime settimane".
Sul caso legato ai due italiani si era espresso anche il segretario generale dell'Onu, Ban ki-moon, preoccupato che i fatti potessero "avere implicazioni per gli sforzi comuni e la collaborazione sulla pace e la sicurezza internazionale, comprese le operazioni antipirateria".
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha ricevuto la notizia della proroga prima di partire per l'Etiopia.
"Una notizia positiva", ha commentato, chiarendo però la necessità di lavorare a una soluzione definitiva, mentre il compagno di Latorre, Salvatore Girone, resta a New Delhi.Intanto il governo Renzi ha deciso un cambio al vertice della rappresentanza diplomatica italiana in India. Se ne va Daniele Mancini, da tre anni ambasciatore, e arriva dal prossimo due marzo Lorenzo Angeloni, finora in Vietnam.
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