A Roma niente aumenti per il Colle. Le auto blu della Presidenza della Repubblica hanno ottenuto lo stesso “sconto” sui permessi Ztl che il Campidoglio aveva già concesso alle forze dell’ordine e al Vaticano. Lo stabilisce una delibera approvata dalla giunta di Ignazio Marino dello scorso 23 dicembre che consentirà al Quirinale di pagare i permessi di un solo transito 76 euro all’anno per le auto fino a 19 CV, 91 euro per vetture da 20 a 23 CV e 106 euro per quelle oltre i 24 CV. Per i permessi di circolazione e sosta, invece, le tariffe annuali sono rispettivamente di 130 euro, 156 euro e 181 euro.
Si tratterebbe di un maxi sconto dato che il costo per un primo permesso per l’auto di un residente o di un lavoratore del centro storico è di 1.032 euro valido per cinque anni (232 euro per un solo anno) e 2.032 per la seconda auto. Su richiesta del segretariato generale della Presidenza della Repubblica il Colle ha ottenuto 585 permessi Ztl ritenuti "indispensabili per la corretta operatività" del Quirinale. Nello specifico si tratta di 15 contrassegni di circolazione e sosta per i veicoli assegnati alle personalità soggette a dispositivi di protezione; 50 permessi di solo transito per i veicoli di servizio, con disponibilità di parcheggio interno al compendio del Quirinale, tra i quali le vetture blindate che garantiscono la mobilità del Capo dello Stato, le automobili destinate ai Presidenti emeriti nonché le autovetture, i pulmini utilizzati nei cortei presidenziali e i veicoli per la distribuzione della corrispondenza istituzionale del Quirinale destinata agli altri organi costituzionali ed alle amministrazioni pubbliche statali e locali; 520 permessi di solo transito per i veicoli, con disponibilità di parcheggio interno al compendio del Quirinale, appartenenti al personale dell'amministrazione che si alterna in turni di servizio nell'arco dell'intera giornata lavorativa, con accesso alla zona a traffico limitato da un solo varco. Codacons Contro l’aumento delle tariffe della Ztl e contro la disparità di trattamento tra i lavoratori quirinalizi di serie A e semplici residenti o commercianti del centro storico di serie B il ha presentato un ricorso al Tar del Lazio che dovrà presto pronunciarsi in merito.
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