McCarthy è il nuovo speaker della Camera Usa. Mediazione cruciale di Trump, partito nel caos

L'ex presidente esulta: "Bello vedere i Repubblicani uniti la scorsa notte"

McCarthy è il nuovo speaker della Camera Usa. Mediazione cruciale di Trump, partito nel caos

New York. Al termine di una lunga notte fatta di tensione e colpi di scena, il repubblicano Kevin McCarthy finalmente ce l'ha fatta ed è diventato il nuovo speaker della Camera Usa. Dopo cinque giorni, quindici votazioni e un record storico di flop, si è così conclusa la maratona che ha tenuto in scacco il paese a causa di un gruppo di venti ribelli del Grand Old Party, rappresentanti dell'ala più estremista, che si opponevano al deputato californiano ritenendolo troppo moderato.

La proclamazione, arrivata intorno all'una di notte, ha segnato anche il ritorno da protagonista di Donald Trump: l'ex presidente, che sembrava aver perso la sua presa sul partito, ha svolto un ruolo determinante per la vittoria di McCarthy. Alla 14esima votazione, quando al deputato mancavano solo due voti alla vittoria e sembrava che l'accordo con i dissidenti fosse raggiunto, il suo nemico giurato Matt Gaetz ha deciso di astenersi invece di votare a favore, tenendo ancora una volta in bilico l'aspirante speaker e tutto il Gop. La sensazione è stata che l'intesa fosse saltata all'ultimo momento e a quel punto, quando sembrava che la Camera si dovesse aggiornare per l'ennesima volta a lunedì, McCarthy si è recato dal collega della Florida affrontandolo apertamente. Tra i due è andato in scena un duro scambio di battute, al limite del confronto fisico, che ha creato un momento di alta tensione smorzata solo dall'intervento di altri colleghi del Gop. Proprio in quelli stessi istanti è entrato nuovamente in scena Trump, che ha chiamato Gaetz e l'altro deputato Andy Biggs per convincerli a votare McCarthy. I ribelli più irriducibili hanno finalmente deciso di astenersi e non votare, e il californiano è stato eletto ottenendo i 216 voti necessari.

«Grazie Kevin è stato un grandissimo onore», è stato il primo commento del tycoon in risposta a un video nel quale il repubblicano ringraziava pubblicamente l'ex presidente per il suo ruolo. «Il partito repubblicano si è davvero unito la notte scorsa. È stata una bellissima cosa da vedere. Storica», ha scritto Trump sul suo social Truth. Oltre al suo intervento hanno pesato le tante concessioni che il neo-speaker ha fatto alla fronda dei «rivoltosi», indebolendo di fatto il suo ruolo. Nel suo primo discorso, comunque, ha assicurato che la Camera lavorerà per far vincere agli Usa la competizione economica con il Dragone. «Ci occuperemo delle sfide a lungo termine dell'America, il debito e l'ascesa del Partito comunista cinese... creeremo una commissione bipartisan per stabilire come riportare qui le centinaia di migliaia di posti di lavoro finiti in Cina», ha affermato, sottolineando che «ora comincia il lavoro più difficile. Quel che facciamo qui oggi, la prossima settimana, il mese prossimo, il prossimo anno, darà il tono a tutto ciò che seguirà».

Anche il presidente Joe Biden si è congratulato con McCarthy: «come ho detto dopo le elezioni di metà mandato, sono pronto a lavorare con i repubblicani ogni volta che sarà possibile, e gli elettori, come hanno detto chiaramente, si aspettano che i repubblicani siano pronti a lavorare con me».

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