Gentiloni incassa la fiducia. Opposizioni contro il governo

Meloni: "Mi vergogno per voi. Avete un po' di dignità? E lei presidente Gentiloni come fa a presentare con orgoglio un esecutivo in piena continuità con il precedente?". E Ala non parteciperà al voto di fiducia

Gentiloni incassa la fiducia. Opposizioni contro il governo

L'Aula della Camera ha approvato la mozione di fiducia al governo Gentiloni. I voti favorevoli sono stati 368, 105 i contrari. M5S e Ala non hanno partecipato al voto. Domani sarà la volta del Senato, dove la votazione è in programma alle 15.

Proteste delle opposizioni in Aula. "Questi signori se ne fregano del risultato del referendum. Gli italiani vi hanno mandato a casa ma voi rimanete abbarbicati alla poltrona. Mi vergogno per voi. Avete un po' di dignità? E lei presidente Gentiloni come fa a presentare con orgoglio un esecutivo in piena continuità con il precedente?". Lo ha domandato la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, dichiarandosi contraria alla fiducia che il governo Gentiloni sta chiedendo alla Camera.

Al termine del suo intervento i deputati Fdi e della Lega Nord hanno mostrato dei cartelli per chiedere il voto subito. Laura Boldrini è subito intervenuta per far togliere i cartelli dai banchi. "La gratifica sentire dire - ha continuato Meloni - sentir dire che lei è il prestanome di Matteo Renzi? E lei ministro Boschi non sente alcun imbarazzo ad aver acchiappato la prima poltrona che le è passata a tiro, dopo che gli italiani hanno demolito la sua riforma costituzionale? Evito di parlare poi del ministro Alfano che avendo fatto entrare in Italia 500.000 migranti, ha dimostrato di occuparsi più degli stranieri che degli italiani. Non avete qualcuno che vi vuole bene e vi ha sconsigliato di cadere così in basso? Non ingannerete gli italiani come state cercando di fare oggi, ma non ci riuscirete come dimostra il risultato del referendum". Meloni ha concluso auspicando che il Parlamento approvi al più presto le leggi elettorali per Camera e Senato e riporti gli italiani al voto nel più breve tempo possibile".

"La segreteria del Pd ha negato di nuovo al popolo di esprimersi. Il governo non si può stabilire all'interno di una segreteria di partito". Così Massimiliano Fedriga (Lega) in piazza di fronte a Montecitorio in segno di protesta con il governo Gentiloni. Insieme a lui tutti i deputati e qualche senatore. "Non partecipiamo al voto di fiducia perché sarebbe come legittimare il governo", ha aggiunto.

"Ringrazio Gentiloni per il tono che ha utilizzato in quest'Aula e per il fair play, non c'eravamo più abituati, questo è un bene perché rispetto merita rispetto. Sento però un grande malessere in quest'Aula e nel Paese per lo stato della nostra democrazia", ha detto il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, intervenendo nell'Aula della Camera durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo. "Nel 2013 il Pd ottenne il 25,43% dei voti, il Movimento di Grillo il 25,56%, quindi il suo partito fu il secondo alle elezioni politiche e grazie alla coalizione ottenne il premio di maggioranza ed i 340 deputati. Da allora abbiamo avuto 3 governi fatti e disfatti dal Pd, lo stesso partito si è eletto da solo o con altre componenti due Presidenti della Repubblica. Dal 2013 il Pd è stato nel bene e soprattutto nel male il dominus della vita politica italiana. Ricordiamo tutti il dimissionamento forzoso e dai lati oscuri, nel passaggio quirinalizio, di Enrico Letta. Quasi quattro anni di fallimenti e semplificando un pò quattro anni certificati dal voto referendario, il primo voto libero che c'è stato nel nostro Paese da quel 2013", ha aggiunto Brunetta.

Ala non parteciperà al voto di fiducia

"Noi non parteciperemo al voto perché farlo significa scegliere tra una sfiducia che non intendiamo dare in questa fase e tra una fiducia a dinamiche politiche, di questo governo, che ci sfuggono. Apporto sui singoli provvedimenti ci sarà, ma voteremo le cose che ci convincono nella misura in cui non saremo parte integrante di una maggioranza, perché quando si è parte di una maggioranza si vota anche quello che convince meno, ma lo si difende in una logica di squadra", ha dichiarato il deputato di Scelta Civica-Ala Enrico Zanetti nel corso delle dichiarazioni di voto alla Camera sulla fiducia. "Nel contesto attuale e in attesa di capire alcune scelte sarebbe da parte nostra poco serio accodarci a un voto di fiducia per restare, come si dice, 'in tortà e poi votare solo quello che ci piace", ha conclusoLa scelta del governo "di non offrire la massima base parlamentare" all'esecutivo "ci rende impossibile votare la fiducia. Partecipare al voto - ha affermato Zanetti - significherebbe dover scegliere tra una sfiduciache non intendiamo in questa fase dare e tra una fiducia che però presuppone una compressione delle dinamiche politiche che però a questo punto ci sfuggono".

L'esponente di Scelta civica ha però garantito che "l'apporto costruttivo sui singoli provvedimenti ci sarà" ma, ha avvertito, "se si sta in maggioranza non si vota solo quello che convince ma anche quello che convince meno".

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