
«Mi sono data poche regole: una è che cerco sempre di metterla a dormire io e l'altra è che alle recite ci devo essere».
Giorgia Meloni raccontava così, qualche mese fa, nel podcast di Diletta Leotta «Mamma DilettaNte», la disciplina che si è imposta nella complessa e talvolta dolorosa gestione del tempo famiglia-lavoro, soffermandosi sul tentativo di trovare un equilibrio tra il dovere istituzionale e la gioia e la necessità di vivere scampoli di quotidianità con sua figlia. Non sempre però questo imperativo può essere rispettato. «Il saggio di danza di Ginevra lo hanno piazzato il primo giorno del G7. L'unica cosa in un anno che non potevo spostare. È stato un inferno quando gliel'ho dovuto dire».
Sabato scorso Giorgia Meloni, dopo una settimana intensa segnata dal vertice di Londra e dal Consiglio europeo, ha risposto presente alla chiamata familiare e ha accompagnato Ginevra, 8 anni, a una gara di danza in un teatro nella zona del Quartiere Africano di Roma. Un appuntamento in cui varie scuole si sono messe alla prove in diverse specialità, come moderna o hip hop, presentando ciascuna la loro coreografia sulla propria base musicale. Una attività in cui si esercita la disciplina di squadra, mettendo in campo creatività e capacità espressiva e sviluppando a livello fisico agilità, elasticità e resistenza. La presidente del Consiglio, vestita con un tailleur chiaro, ha vissuto con partecipazione e divertimento l'appuntamento. E come sempre ha messo in mostra quella capacità di empatia che è componente naturale del suo carattere, senza schermi o distanze.
«Ho visto una donna normale, coinvolta nel gruppo delle altre mamme del suo gruppo di danza» racconta Enrico Folegnani, presidente dell'Associazione Stratos Sport Dance & Studios di Fiumicino-Parco Leonardo che ha partecipato alla gara. «È arrivata senza guardie del corpo, senza persone attorno che le facessero da schermo. Ha stretto le mani a tutti, si è fatta avvicinare, ha risposto scherzosamente a chi le chiedeva foto. Per entrare nelle inquadrature chiedevano se potevano abbracciarla e lei ha risposto subito di sì, dicendo che non c'era problema. Non c'era certo la distanza che si potrebbe immaginare nel ritrovarsi a tu per tu con il presidente del Consiglio. Al di là delle simpatie politiche di ciascuno, credo che tutti siano rimasti colpiti dalla sua disponibilità». Nessun eccesso o assedio, comunque, da parte dei presenti. «Nella hall si sono tenuti tutti a distanza, poi una volta entrata in teatro ci si è un po' lasciati andare, tra selfie e sorrisi. Mi sono avvicinato anch'io e scherzosamente ai miei amici ho detto che era stato un incontro tra due presidenti, io della Stratos, lei presidente del Consiglio».
Proprio sul rapporto con le altre mamme, Giorgia Meloni si era soffermata nel podcast.
«Io ho trovato tanta solidarietà tra mamme» aveva raccontato. «Non so cosa votino le mamme della classe, però fanno sempre del loro meglio per darmi una mano. La maternità ti regala anche la vera solidarietà tra donne».
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