Meloni, l'ira e l'orgoglio. "Linciaggio di un partito orchestrato a tavolino"

La leader Fdi in un video: "Non ci mostrano il girato integrale, cosa devono nascondere?"

Meloni, l'ira e l'orgoglio. "Linciaggio di un partito orchestrato a tavolino"

La «polpetta avvelenata» a pochi giorni dal voto, il linciaggio di un intero partito, le trappole disseminate lungo un percorso politico. Giorgia Meloni in un video torna sulla vicenda Fanpage e passa con decisione al contrattacco. «Mimmo Lucano, condannato in primo grado a 13 anni per oltre 22 reati come associazione a delinquere, truffa aggravata, peculato. Per la sinistra non solo è innocente, è un eroe: perché è uno di loro. Carlo Fidanza invece viene condannato a morte per 10 minuti di video senza nemmeno un'indagine. Perché è uno di noi. E con lui veniamo condannati tutti, migliaia di militanti appassionati che hanno preso un partito dal niente e contro tutto e tutti lo hanno portato a essere il primo partito».

La convinzione della leader di Fdi è chiara. «Non sono una persona abituata a nascondersi, non voglio farlo neanche stavolta. Banalmente perché non c'è niente di cui mi debba vergognare. Quello che penso è che, per quanto si possa fingere di non vederlo, era tutto studiato, scientificamente, a tavolino. Non da Fanpage, ma da un intero circuito, o circo, se vogliamo». L'attenzione si concentra sulla coincidenza temporale, sulla pubblicazione del video in prossimità del voto nelle grandi città. «Tre anni di giornalista infiltrato, 100 ore di girato, dalle quali vengono estrapolati 10 minuti di video tagliati e cuciti arbitrariamente, piazzati in prima serata a due giorni dalle elezioni e dal silenzio elettorale. Quando loro possono parlare di te e tu non puoi difenderti, quando le persone devono decidere se votarti o no il giorno successivo, perché oggi si vota». «Ho chiesto a Fanpage di avere l'intero girato per sapere esattamente come siano andate le cose e come si siano comportate le persone coinvolte. Il direttore di Fanpage ha risposto che la mia richiesta è oscena. Cosa c'è che non si può mostrare in quei video? Capiamoci, io voglio andare a fondo nella vicenda perché dalle nostre parti siamo parecchio rigidi sulle regole di comportamento dei nostri dirigenti». Ma dentro Fdi sono convinti che ci siano immagini ed registrazioni in grado di scagionare il capo delegazione di Fdi al Parlamento europeo.

Giorgia Meloni a questo punto chiede un risarcimento mediatico. «La prossima settimana, sempre in campagna elettorale, Piazzapulita farà un'altra puntata su questo tema. Confido che Corrado Formigli, dall'alto della sua onestà intellettuale tipica dei giornalisti che non sono di parte, manderà in onda integralmente anche questo mio video». Richiesta accolta dal conduttore: «Il nostro invito a Giorgia Meloni resterà valido fino a giovedì, così avrà tutto il tempo per rispondere nel merito sui contenuti del video di Fanpage che abbiamo mandato in onda», dice all'Adnkronos. Ma alla leader di Fdi, non basta: «Sarò lieta di accettare il tuo invito quando il direttore di Fanpage mi fornirà il girato delle 100 ore. Altrimenti forniscimelo tu: immagino che prima di mandare in onda il video di 13 minuti realizzato da altri avrai controllato il materiale. O no?». Il direttore di Fanpage non ritiene che la coincidenza con il voto possa destare sospetto. E aggiunge: «Se Giorgia Meloni ritiene che l'inchiesta sia stata montata ad arte, ha tutti gli strumenti giuridici per far valere le sue ragioni».

Intanto all'attacco della Meloni va il leader M5s Giuseppe Conte, che parla di «attacchi strumentali» e accusa: «Hai continuato a fare propaganda durante il silenzio elettorale attaccando Virginia Raggi per l'incendio che ha devastato il ponte di Ferro».

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